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《Passata è la tempesta, odo augelli far festa...》
Ma è proprio così? È davvero finito l’incubo Covid, capace di stravolgere la vita è l’equilibrio di ùn pianeta?
In questo mondo divenuto liquido e cangiante quanto non è stato
mai, di certo non c’è più nulla o quasi. Allora, per ritrovare una normalità, altro non si vede che aggrapparsi alla ciclicità della vita, come l’alternarsi di giorno e notte, il succedersi delle stagioni…. di ogni stagione, compresa quella di prosa (2020-2021) del CTB, oggetto della conferenza stampa tenuta stamattina al Teatro Sociale di Brescia.
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Forse incongruamente ma inevitabilmente, quando Gian Mario Bandera & C. prendono posto sul palcoscenico del Teatro Sociale, con i giornalisti strategicamente disseminati nella grande platea, mi tornano in mente (con imprevista emozione) le parole di un grande uomo d’informazione e di spettacolo, Enzo Tortora, il quale, in occasioone del ritorno alla conduzione di una popolarissima trasmissione tv, dopo avere scontato innocente un lungo periodo di galera, salutò il suo pubblico con un semplice e stringato quanto efficace 《Dove eravamo rimasti?》.
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Ed “emozione” è tra le primissime parole pronunciate dal Direttore Gian Mario Bandera prima del breve filmato introduttivo diretto da Franco Cabra e cedere la parola al Presidente Camilla Baresani.
《In questi mesi non siamo mai rimasti fermi ma, praticamente da subito, abbiamo cominciato a prigettare questa nuova stagione che si è deciso di battezzare “Gli infiniti mondi“, articolata e forzatamente flessibile.》 . Poi, dopo avere ringraziato gli Enti partner, conclude questo suo primo intervento con una scherzosa (ma non troppo) promessa: 《È nostra ferma intenzione non abbandonare i bresciani davanti alla tv》.
Il vice sindaco Laura Castelletti prende atto dei sacrifici dovuti affrontare dal CTB a causa del lockdownn e sottolinea lo sforzo effettuato per tenere viva anche dal punto di vista teatrale la città. sottolinea le opportunità che si aprirannoanche per il teatro con Brescia capitale della cultura insieme a Bergamo.
Samuele Alghisi presidente della Provincia, mette in luce il ruolo psicologico e motivazionale del Teatro nel superamento dello shock da
pandemia e apprezza l’intenzione espressa dalla dirigenza CTB di portare per quanto sarà possibile gli spettacoli anche fuori dai teatri, tra la gente.
Stefano Bruno Galli della Regione Lombardia manda un messaggio filmato, esprimendo il proprio apprezzamento per la qualità della programmazione messa in piedi dal CTB nonostante le note difficoltà. «Questa ripartenza, dopo la tempesta del coronavirus, mi riporta alla mente quel ruolo di ricostruzione morale e spirituale esercitato dal mondo dello spettacolo nel 1945 a Milano distrutta dalla guerra, quando, tra l’altro gli illuminati politici e amministratori di allora posero la ricostruzione e il riavvio della Scala tra le priorità cui mettere mano. Un fermento culturale, seguito alla catastrofe, grazie al quale si verificò, tra l’altro, anche la nascita del Piccolo.»
Gian Mario Bandera passa poi a illustrare la prossima stagione in dettaglio, premettendo che la maggior parte degli spettacoli sono stati rivisti e riadattati anche alle esigenza di sicurezza legate alla necessità di un distanziamento. «Le produzioni del CTB, che quest’anno sono undici, andranno in scena centinaia di volte, sia a Brescia che in molte altre città italiane. Si comincia con “La vedova di Socrate” scritta da Franca Valeri e interpretata (in un ideale passaggio di consegne di altissimo livello artistico e umano) da Lella Costa.»
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In cartellone non potevano mancare, e non mancheranno, figure storicamente legate a Brescia e al suo Teatro, come Lucilla Giagnoni (“Vergine Madre“), Franco Branciaroli (“La notte dell’Innominato“), Marco Archetti (“In piena luce” insieme a Franca Penone) Elena Bucci e Marco Sgrosso (“Caduto fuori dal tempo“), Simone Cristicchi (“Happy Next“) ed Elisabetta Pozzi (“Pigmalione“) cui si affiancheranno nomi come Elio (“Il grigio“), Vincenzo Pirrotta, Ottavia Piccolo (“Eichmann“) e altri.
Tre saranno le rassegne: “Brescia contemporanea” (tema “La biblioteca di Babele””); “La palestra del Teatro” (tema “Batticuori”) e “A voce alta” (“Piccola rassegna di teatro civile”)
Spazio per il breve saluto di Giovanni Comboni, in rappresentanza di A2A secondo il quale «curare lo spirito vuole dire creare coesione e Dio solo sa quanto di ciesione ci sia bisogno in periodi di crisi come il presente», cui seguono i sintetici ma significativi interventi del Presdidente della Fondazione ASM (Felice Scalvini utilizza la perifrasi dell’agopuntura, per sottolineare come gli interventi dell’Ente che rappresenta siano mirati con estrema precisione ed efficacia a singoli progetti ben individuabili) e Fondazione della Comunità Bresciana (Giovanni Rizzardi ricorda l’urgenza di uscire dall’emergenza per tornare alla normalità comunitaria).
Prima di passare la parola al Sindaco, Bandere ricorda cjhe la fortunata iniziativa di letture sceniche, “Teatro aperto” ripartirà nel prossimo ottobre trasferendosi al Teatro Sociale.
«Si sta valutando inoltre» aggiunge «l‘opportunità e la possibilità di portarla anche in alcuni luoghi come le scuole, il carcere e le RSA.»
Emilio Del Bono rende omaggio al CTB nelle persone di Bandera e Baresani per l’offerta culturale in remoto erogata dal CTB durante il periodo di lockdown, contribuendo non poco all’offerta culturale e tenendo vivo in città e in provincia, l’interesse per il Teatro, ringrazia per l’organizzazione di una vivace sessione estiva di spettacoli e conferma tutto il proprio apprezzamento per il contributo che il CTB sta fornendo all’ambiziosa operazione di costruzione e messa in opera del nuovo polo teatrale che contribuirà al recupero e alla riqualificazione dell’area di Via Milano.
La frase del Sindaco, a chiusura dell’intervento e dell’intera conferenza, è incisiva e assai significativa
«Le comunità che si trovano peggio in occasione delle emergenze sono quelle più culturalmente e moralmente povere e se Brescia è riuscita a resistere alla tempesta è anche perché a Brescia è stato seminato molto in questo senso.»