Facciamoci un corto è un’iniziativa, varata e organizzata sotto l’egida dell’Assessorato alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili in collaborazione con il Centro Teatrale Bresciano. Si tratta di un concorso, che mette in gara “corti” teatrali a tema libero della durata massima di quindici minuti, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della città di Brescia e ai giovani tra i diciotto e i trent’anni residenti nel territorio comunale.
La prima edizione, tre anni fa, che registrò una qualità media di notevole livello nei lavori presentati , vide l’affermazione, come migliore spettacolo, di «Offline» (corto scritto e diretto da Biagio Vinella messo in scena dalla scuola secondaria Giosuè Carducci) incentrato con romantica e dolente ironia sulla superficialità di rapporti interpersonali indotta da un cattivo utilizzo di certa comunicazione virtuale.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa tenutasi ieri in Loggia, Roberta Morelli ha sottolineato la soddisfazione di poter finalmente riprendere, dopo la brutale interruzione imposta dalla pandemia, un percorso che vede il suo assessorato e l’amministrazione comunale nel suo complesso, fortemente impegnato nel promuovere e sostenere la crescita culturale e personale dei giovani.
«E, in questo, il potersi mettere in gioco da protagonisti attraverso la pratica teatrale, costituisce senz’altro uno degli strumenti più efficaci che ci siano a disposizione» fa presente l’assessora.
Anche il direttore Gian Mario Bandera conferma l’interesse sempre dimostrato dal Centro Teatrale Bresciano nei confronti delle nuove generazioni. Anche per questo si rinnoverà anche in questa seconda edizione del concorso, l’offerta in qualità di premio per i vincitori delle varie categorie e delle graduatorie speciali di un congruo numero di biglietti omaggio.
Conclude la conferenza l’intervento di Patrizio Pacioni che assumerà anche in questa occasione la direzione artistica dell’iniziativa.
«Il movimento teatrale bresciano, nel suo complesso e su diversi livelli (nonostante le difficoltà provocate dal covid) sta attraversando uno straordinario momento di grazia» premette lo scrittore e drammaturgo, per poi sottolineare con enfasi l’importanza di una iniziativa come questa, capace di inserirsi con grande efficacia sia nel percorso didattico delle scuole sia nella messa a disposizione di nuove leve di nuove opportunità e di un quanto mai stimolante spazio scenico.
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