Ex Libris (47) – La Leonessa che non ti aspetti

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Brixia fidelis: un nome e un aggettivo uniti indissolubilmente tra loro e alla città di Brescia, al punto di figurare sullo stemma comunale. Già. Ma come e perché? Intanto cominciamo con il nome. Per molti deriverebbe dalla parola che in un gran numero di lingue indoeuropee indica lo stesso concetto: quello di un posto elevato come un monte, un colle o un’altura e che suona Brec, o Bric, o Brig oppure Brg.

Basta una piccola ricerca per verificare che n tutta Europa si possono trovare città e località, sorte su asperità del terreno, il cui nome proprio da questi termini e dai loro derivati ancora indoeuropei (come bhergh =  alto) oppure celtici (brig-s-ia)

Volete qualche esempio? In Italia Bressanone, Brescello, Bresso, Brianza, con qualche sospetto anche per Bergamo; in Spagna Brexa, in Portogallo Bragança…

Passiamo ora all’aggettivo, vale a dire quel “fidelis” così perentorio. Glissando sul significato politico della scritta incisa sul marmo a piazza Loggia, nessuno potrà mai disconoscere che questo termine ben si addice all’indole e al carattere che, praticamente da sempre, ha contraddistinto generazioni e generazioni di bresciani: una definizione identitaria che, nella lunga e gloriosa storia cittadina, nel solco di una tradizione di impresa e di lavoro senza pari per intensità e qualità, parla di una straordinaria attitudine ad affrontare ogni travaglio e ogni cimento, per quanto arduo, rimboccandosi le maniche senza cedere ad alcun tipo di sconforto e superare ogni difficoltà in modo autonomo, senza cioè attendere (né tantomeno impetrare) l’intervento di altri.

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Fatta questa necessaria (seppure lunga) premessa, passiamo alla presentazione del libro «Brescia insolita e segreta» scritto da Emanuele Roncalli e Sandra Morelli ed edito da Jonglez che si è tenuta poco fa in Loggia.

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A condurre l’incontro è stato Massimo Lanzini, vice caporedattore del Giornale di Brescia.

Premesso, con grande rammarico, che proprio nel momento in cui si registrano confortevoli segnali sull’evoluzione della pandemia, ci si ritrovi alle prese con la gravissima situazione generata dalla guerra in Ucraina, Lanzini entra nel merito del tema dell’incontro interrogando i due autori sulla genesi dell’idea alla base di questa iniziativa divulgativo-letteraria.

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«Il libro nasce nel 2019 sulla scia del successo di “Bergamo insolita e segreta”» spiega Emanuele Roncalli. «Da bergamasco ho pensato fosse opportuno avvalermi della collaborazione (e della preparazione) di Sandra, espertissima guida turistica nonché conoscitrice di Storia con tanto di laurea e master.» Per aggiungere poi che la particolarità del libro (dedicato e diretto particolarmente a tutti coloro -cittadini e turisti- che sono soliti camminare per le vie di Brescia con lo sguardo fermo ad altezza uomo, senza curarsi di scorgere dettagli di grande suggestione e soffermarsi a rifletterci) nasca a suo avviso, dalle particolarità e dalle curiosità cittadine che vi sono narrate,

«Abbiamo cercato di guardare al passato muovendosi nel presente, alla ricerca del particolare e dell’insolito.» spiega Sandra Morelli. «Ho passeggiato per la città da turista in casa propria, soffermandomi non solo sulle immagini e i colori ma anche sui suoni e sugli odori di vicoli, strade e piazze.» aggiunge subito dopo.

Richiesti da Lanzini su quali delle scoperte effettuate li abbia maggiormente colpiti, entrambi rispondono che, con tanto materiale esaminato risulta assai difficile compilare una classifica. Si fa cenno, però, a certi simboli e motti (spesso parole palindrome) incisi su colonne, pietre e pareti dei palazzi cittadini, conservano ancora oggi un certo grado di intrigante mistero, così come alcuni oggetti ludici tipici di antiche discipline sportive come la palla a bracciale.

Ricordano poi come , nel corso delle loro ricognizioni, siano emersi numerosi rifugi antiaerei, retaggio del secondo conflitto mondiale, collocati sotto i palazzi della città. Per non parlare, all’interno della basilica di San Faustino e Giovita, di due nicchie aperte ai lati dell’altare di Sant’Onorio, assai giovevoli, a quanto pare per chi… soffre di feroci cefalee. Una santa terapia, assai praticata dai bresciani particolarmente il 24 aprile (gioirno del compleanno del Santo) e il 15 febbraio in occasione della ricorrenza dei Santi Patroni.

Abbondano nella guida altri tesori scoperti in provincia, come la collezione di Pompeo Mazzocchi (di Coccaglio), una delle più importanti raccolte di arte giapponese, o come il bacino artificiale Valvestino (che ha sommerso le antiche rovine di una dogana austriaca: nel panorama spicca una montagna con una perfetta forma conica che funzionerebbe da catalizzatore di energie positive viaggianti nell’aere al punto di meritare l’appellativo di “Valle della Salute”. Non mancano nela libro neanche dettagli inquietanti, per non dire macabri, come la collezione di cervelli criminali realizzata da Lorenzo Tenchini  (allievo di Lombroso) al numero 6 di via Antiche Mura: una vera e propria raccolta dell’orrore, con calchi in gesso posati direttamente sul volto dei cadaveri dei detenuti prescelti.

Dopo il breve ma significativo intervento di Wolfgang Moroder, medico a riposo originario di Ortisei autore della maggior parte dei tanti scatti che corredano la guida, che rivela di voler diffondere attraverso le foto le immagini dei siti più artistici e caratteristici di città e provincia di cui si dichiara profondamente innamorato, è il sindaco Emilio Del Bono che si incarica di concludere l’appuntamento.

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«Si tratta di un libro che ho letto con grande piacere al momento dell’uscita in libreria, trovandolo non solo una miniera di stuzzicanti curiosità ben strutturata e scritta, ma anche l’ennesima conferma di una città che continua a suscitare interesse non solo locale.» dichiara con soddisfazione e l’orgoglio di Primo Cittadino di Brescia. «Uno scrigno di aneddoti e di spunti di storia e tradizione interessanti e ancora da scoprire. Una guida frutto di uno studio rigoroso ma mai noioso.»

A sigillare il riuscitissimo appuntamento, la sua battuta finale sulle severe pene che venivano comminate a chi abbandonava (qualche centinaio di anni fa) i rifiuti nelle strade di via Gasparo da Salò…

«Ecco: bisognerebbe pensare a qualcosa del genere anche ai giorni d’oggi.» chiosa ironicamente Del Bono, provocando il divertito applauso finale.

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Titolo: Brescia insolita e segreta
Autore: Emanuele Roncalli, Sandra Morelli
Editore: Jonglez
Collana: Le guide scritte dagli abitanti
Anno edizione: 2021
Pagine: 334 p.
Prezzo:  17,95 €
EAN: 9782361955342

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