Una staffetta che non si può correre, senza “testimone”.

Si è appena conclusa al Teatro Sant’Afra, riscontrando il tutto esaurito e un caloroso gradimento finale da parte del pubblico presente, la prima di «Agnello di Dio», ennesima produzione “fatta in casa” del Centro Teatrale Bresciano. Drammaturgia scritta da Daniele Mencarelli, per la regia di Piero Maccarinelli e l’interpretazione di Fausto Cabra, Viola Graziosi, Alessandro Bandini e Ola Cavagna. Scene e costumi di Piero Maccarinelli, musiche Antonio Di Pofi, luci di Cesare Agoni, consulenza scenografia Anna Maria Gallo, consulenza costumi Bruna Calvaresi, collaboratrice alla regia Ola Cavagna, assistente alla regia Irene Carera.

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La trama:

In un tema svolto in classe, all’interno di una scuola cattolica di élite, il liceale Samuele svela una carica iconoclasta e autodistruttiva che consiglia la preside suor Lucia a convocarmne il padre, un professionista di grande successo che è anche un suo vecchio compagno di studi all’interno dello stesso istituto. L’analisi delle motivazioni che hanno spinto il ragazzo a manifestare tanta rabbiosoa insofferenza, apre una serie di ragionamenti e confronti trasversali attraverso i quali si passano in rassegna le difficoltà intergenerazionali di interpretazione dell’esistenza individuale e collettiva e di comunicazione. Grazie alla presenza di un’altra suora, più anziana, pacata e saggia, si riesce ad arrivare alla fine del colloquio senza che, almeno apparentemente, si consumi una violenta rottura. Peccato (o fortuna) che i ruoli effettivi dei partecipanti alla riunione, o almeno di alcuni di essi, non risultino poi così chiari e trasparenti…

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Lo spettacolo:

Prima o poi doveva succedere, ed è successo stasera.

Perché sono solito fare puntualmente precedere alla visione di una “prima” la presenza (diretta o tramite colleghi/amici) alla conferenza stampa di presentazione dello spettacolo unitamente all’attenta lettura degli articoli dei quotidiani, e all’ascolto dei servizi tele-radiofonici che tale debutto anicipano con dovizia di particolari e, magari, con l’intervista a qualcuno dei protagonisti.

Tutto ciò mi consente di prepararmi adeguatamente all’evento dandomi modo di concentrarmi, una volta seduto sulla mia poltrona di platea, sugli aspetti tecnici e artistici più salienti e significativi della rappresentazione, che andrò a riportare nella recensione di turno.

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SPETTACOLI BRESCIA CENTRO TEATRALE BRESCIANO TEATRO SANT’AFRA AGNELLO DI DIO NELLA FOTO SCENA 15/04/2022 newreporter©favretto

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Questa volta, però, non esito ad ammettere di essere uscito dal Sant’Afra completamente (e piacevolmente) spiazzato.

«Agnello di Dio» è qualcosa di più, ma molto molto di più, dell’analisi, pur puntuale e acuta, di un conflitto generazionale (la staffetta senza testimone, appunto). È assolutamente di più di una fredda analisi delle caratteristiche e degli eventuali guasti formativi ed educativi che possono derivare da un’impostazione confessionale dell’insegnamento.

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SPETTACOLI BRESCIA CENTRO TEATRALE BRESCIANO TEATRO SANT’AFRA AGNELLO DI DIO NELLA FOTO SCENA 15/04/2022 newreporter©favretto

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È anche molto di più di una regia attenta e vibrante, di una splendida scelta scenografica, è di più persino della scintillante prestazione dei quattro bravissimi interpreti, perfettamente calati nei personaggi complessi e ben delineati, tra i quali risulta assai difficile scegliere qualcuno che, nella generale ed elevatissima qualità di recitazione, si distingua e si distacchi dagli altri.

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SPETTACOLI BRESCIA CENTRO TEATRALE BRESCIANO TEATRO SANT’AFRA AGNELLO DI DIO NELLA FOTO SCENA 15/04/2022 newreporter©favretto

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L’ «Agnello di Dio» è un dramma potente scritto da un autore che, da provetto e universalmente apprezzato romanziere qual è, ha il dono di una scrittura dotta e al tempo stesso fortemente comunicativa e assimilabile da tutti e, come si è appena detto, impeccabilmente decodificato e messo in scena da regista e attori. Un percorso intrigante permeato di una carica di pathos d’incredibile intensità che scorre nel profondo della narrazione, irruento e nascosto come un fiume sotterraneo, poi fatto esplodere in un sorprendentissimo finale che, ovviamente, mi guardo bene dal rivelare in questa sede.

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SPETTACOLI BRESCIA CENTRO TEATRALE BRESCIANO TEATRO SANT’AFRA AGNELLO DI DIO NELLA FOTO SCENA 15/04/2022 newreporter©favretto

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Insomma, «Agnello di Dio» è una riconciliazione con il buon Teatro, quello tanto per essere chiari, in cui “succede” davvero qualcosa d’importante: se vi volete bene, non perdete l’occasione di andarne a godere anche voi.

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