Brescia Città del Teatro (26) – Come ho imparato ad amare il Piccolo Teatro Libero

Scrivo questo articolo seduto ai tavoli dello storico Caffè Impero di Piazza Vittoria, con un cappuccino ancora bollente e una brioche al cioccolato (al momento intonsa) accanto al mio Mac. Venerdì scorso, con la rappresentazione di «Christine e Léa – Le serve» si è conclusa la prima triade di opere di mia scrittura rappresentate al Piccolo Teatro Libero di Brescia.

Le altre due, per amor di precisione, recavano anche la firma di Enrico Luceri, noto giallista autore del romanzo breve che ne è alla radice (nel caso di «Punto improprio») e quella della giovane e talentuosa attrice e poetessa Daniela Morandini (per «Zastava 999»).

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Tutti e tre gli eventi, fortunatamente, sono stati accompagnati da un notevole successo sia in termini di afflusso di spettatori che in quelli del franco gradimento esternato senza riserve dal pubblico. E non un pubblico qualsiasi, ma quello solito frequentare il Piccolo Teatro Libero, appassionato, critico e qualificato, al cui interno si contano numerosissimi “addetti ai lavori” non solo cittadini.

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Ovvio che questa piccola ma significativa esplosione di appuntamenti con i miei testi, concentrata in pochi mesi al piccolo ma prezioso gioiello costituito dal locale di Corso Bazoli retto e amministrato con passione e inventiva dall’Associazione Culturale LLUM e dalla sua autentica “anima”, Elena Guitti, di cui si parlerà diffusamente nel prosieguo di questo post.

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Intanto, dico la mia. Se l’incontro con PTL, nel 2019, fu del tutto casuale in qualità di spettatore di un’originalissima e sorprendente versione dell’Antigone diretta da Fabio Maccarinelli (vds. in questo stesso blog la recensione a suo tempo firmata dall’amico GuittoMatto: https://cardona.patriziopacioni.com/brescia-citta-del-teatro-14-a-san-polino-lantigone-che-non-ti-aspetti/) del tutto volontaria e meditata, invece, è stato il concepimento del progetto di avviare una collaborazione artistica ad ampio spettro mediante l’allestimento in tale sede di mie opere messe in scena da compagnie diverse (Ombre di Platone, Teatranti, ÒStudios e Compagnia del Barone). Molteplici le ragioni di questo desiderio che poi, grazie alla sensibilità e alla squisita ospitalità di Elena Guitti (valentississima light designer e talentuosa attrice, tra l’altro) e dei suoi collaboratori, è andata felicemente in porto. Più che felicemente, direi.

La prima cosa ad avere orientato questa mia scelta è l’apprezzamento nei confronti della linea di scelta degli spettacoli costantemente seguita da LLUM, sulla base dell’accurata scelta dei testi e del sempre professionale allestimento di quelli prodotti in proprio, e su un accurato vaglio della qualità di quelli, invece, portati in palcoscenico in qualità di ospitalità da altre compagnie. Il tutto accordando prevalemza a temi di attualità, d’impegno civile o di ricerca su personaggi reali o letterari del passato.

La seconda è la struttura dello spazio riservato al pubblico (per cento posti complessivi) e del palcoscenico, di ridotte dimensioni ma assolutamente funzionale, in un insieme particolarmente efficace nel sollecitare un globale coinvolgimento emotivo sinergico da parte degli spettatori presenti.

La terza, forse la più importante di tutte, la capacità e l’efficacia dimostrata dagli attuali gestori del Piccolo Teatro Libero nel selezionare e fidelizzare, come si è detto prima, di mettere insieme un pubblico al tempo stesso appassionato di Teatro inteso come disciplina dello spettacolo e attento agli sviluppi della società contemporanea, alla difesa dei diritti, dell’equità, delle pari opportunità e dell’uguaglianza.

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Se tutto andrà per il verso giusto, nelle mie intenzioni e sempre che permanga analoga volontà anche nei miei amici-interlocutori di Corso Bazoli, siamo soltanto all’inizio. Di certo, venerdì 21 ottobre, il PTL ospiterà infatti il mio dramma «Diciannove + Uno» , in cui si tenta di ricostruire e decifrare uno dei più grandi e tragici misteri italiani, vale a dire la tragica scomparsa della motonave Hedia e di tutto il suo equipaggio nel Mediterraneo meridionale, nel pieno divampare della guerra di liberazione algerina.

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Altro dramma cui tengo moltissimo, vale a dire «Il mantello scarlatto», vincitore di numerosi e prestigiosi riconoscimenti quale il Concorso Sipario e il Premio Lagi Gerundo, in cui si tratta tra realtà e leggenda della controversa figura di Mastro Titta, boia papale, io e le Ombre di Platone contiamo di proprorre al pubblico bresciano nella primavera del nuovo anno.

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Ciò detto, è decisamente arrivato il momento di conoscere da vicino chi sono i promotori e i gestori di quel piccolo-grande miracolo laico costituito dall’attività di intrattenimento e divulgazione (ma anche di insegnamento di regia e di recitazione) in cui si estrinseca l’attività del Piccolo Teatro Libero.

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L’associazione culturale LLUM e il Piccolo Teatro Libero

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L’Associazione Culturale LLUM nasce nel 2016 con lo scopo di gestire e far crescere il Piccolo Teatro Libero di San Polino a Brescia, spazio culturale comunitario, punto di riferimento per il quartiere e per il territorio di Brescia e provincia. L’Associazione è inizialmente formata da quattro donne con un bagaglio esperienziale lavorativo diversificato (dal teatro, alla fotografia, alla curatela museale, all’educazione imprenditoriale) che mettono a disposizione per lo sviluppo di una nuova realtà culturale nel territorio di Brescia. Il Piccolo Teatro Libero (della cui gestione sono responsabili dal 2016) vuole essere uno spazio produttivo e un luogo aperto non solo al teatro ma all’arte in genere, un piccolo spazio libero dove la diversità è un pregio e non un difetto. Un luogo che con il passare del tempo si arricchisce di nuove figure che entrano in collaborazione portando le loro esperienze e i loro progetti. Il Teatro oltre ad organizzare rassegne teatrali offre diversi corsi di formazione ed ha iniziato a produrre spettacoli in autonomia.

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Elena Guitti

Laureata allo S.T.A.R.S. di Brescia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore in Scienze e tecnologie delle arti e dello spettacolo. All’interno dell’università segue un laboratorio di dizione e fonica con Maria Candida Toaldo e uno di teatro danza con Alessandro Mor. Frequenta diversi laboratori di teatro del movimento con gli esperti Giacomo Gamba e Fabio Maccarinelli. Da anni lavora con Abderrahim El Hadiri, attore marocchino, con cui ha approfondito il lavoro sul teatro di narrazione e con il quale a partecipato come relatrice a corsi di formazione rivolti ad insegnanti. Frequenta stage e laboratori intensivi con Norberto Presta e Sabine Uitz ( Centro di produzione teatrale Via Rosse) e Livia Sguben (Comuna Baires). Ha collaborato con La Fabbrica del Vento, compagnia di teatro di ricerca di Brescia, con la quale ha partecipato a numerosi festival di teatro contemporaneo all’estero. Ha inoltre lavorato nel festival Esplora a Brescia. Ha lavorato presso il Festival Crocifixus Festival di Primavera e il Festival Acque e Terre, lavorando con varie realtà del teatro bresciano. Lavora con l’Associazione culturale Cicogne come attrice e tecnico audio luci. Ha collaborato negli spettacoli proposti dall’Unione ciechi di Brescia. Conduce laboratori presso scuole primarie e scuole materne di Brescia e provincia. Negli anni scolastici 2014/2015 e 2015/2016 ha collaborato con “TEATROGGI” nel progetto teatrale biennale sperimentale di prevenzione per gli adolescenti “Ethyltop (?)”, coprodotto con Regione Lombardia, Provincia e Comune di Brescia. Ha collaborato inoltre con il gruppo “Mai senza l’altro” di Botticino, come conduttrice di un laboratorio teatrale rivolto alle persone disabili del territorio. Ha collaborato come lettrice per alcune biblioteche e librerie. Nel 2016 fonda l’associazione culturale LLUM e prende in gestione il Piccolo Teatro Libero di San Polino (Brescia) dove ricopre il ruolo di Vicepresidente e Direttrice Artistica.

PICCOLO TEATRO LIBERO – C.SO BAZOLI 89 / VIA UGO ALDRIGHI – BRESCIA – TEL. + 39 328 077 8446

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