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È quella che si può definire, senza timore di utilizzare termini impropri, un’autentica figlia del Sud.
Anzi, della Sicilia e, più precisamente di Palermo.
Ho incontrato Maria Giovanna Frangiamone mentre s’impegnava, con l’applicazione e la passione di sempre, nelle ultime prive del dramma Il cuore oltre l’ostacolo (Lo sfrontato coraggio della solidarietà). Una pièce complessa e ambiziosa, sia nella realizzazione che negli obbiettivi, che ripercorre oltre un secolo di storia della più grande e gloriosa associazione solidale italiana e internazionale.
Drammaturgia di Patrizio Pacioni per la regia di Salvo Buccafusca e prodotta da Ombre di Platone in collaborazione con la Croce Rossa Italiana e il Centro Teatrale Bresciano, con il patrocinio del Comune di Brescia.
Data e luogo della prima nazionale: 30 novembre 2025 Teatro Renato Borsoni di Brescia: un appuntamento da non perdere.
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Dovete sapere che Maria Giovanna Frangiamone che, oltre all’italiano, il siciliano e il calabrese, parla correntemente inglese e francese, è una di quelle attrici che non incontrano alcun problema a passare dal palcoscenico al set cinematografico. Non solo: tra i suoi skill artistici, oltre alla recitazione, preparata e approfondita, tra l’altro, con una serie di workshop e coaching con Stefano Lorenzi, Alessio Vassallo e presso la Piccola accademia dei talenti, figura anche una naturale e solida attitudine alla danza, in particolare quella moderna, e ai balli latino americani ottenendo prestigiosi riconoscimenti nel 2022.
Ma c’è di più.
A riprova dello straordinario eclettismo dell’attrice palermitana, c’è la pratica a ottimi livelli di una serie di sport che vanno dall’atletica leggera alle arti marziali e all’equitazione, dal tennis (dove nel 2023ho vinto un trofeo del calendario nazionale)alla pallavolo.
E, come se non bastasse, nel cassetto di Maria Giovanna è riposta anche una bella patente nautica. Può bastare per capire chi è e com’è?
Insomma, da parte mia sarebbe stato davvero un errore non approfittare dell’incontro per porle alcune domande.
.Non potevo no
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Allora, Maria Giovanna, cominciamo… dalla fine. Come hai accolto la proposta di partecipare alla messa in scena di «Il cuore oltre l’ostacolo», uno spettacolo davvero originale e carico di messaggi positivi? Qual è il ruolo che interpreterai?
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Sarò Santina Foti, una volontaria siciliana che non esita ad accorrere al seguito della Croce Rossa nella zona del disastro del Vajont. Una parte che ho accolto con grande entusiasmo e partecipazione, sia perché pratico con passione volontariato fin da ragazzina, sia perché il valore simbolico di questo abbraccio tra nord e sud, sancito nel 1909 dal generoso intervento della Croce Rossa in soccorso dei terremotati di Reggio e Messina, e questa significativa “restituzione” praticata oltre cinquant’anni più tardi, mi è sembrata degna di essere ricordata ed esaltata soprattutto in un momento come il presente segnato dalle divisioni, più che dalla voglia di unirsi e di integrarsi.
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Perché fai teatro e da quando
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Il mio amore per il palcoscenico risale ai tempi dell’infanzia. Fin da piccina mi piaceva rivestire i panni degli altri e farli muovere e parlare a modo mio. La mia prima recita riguardava Cenerentola, e da allora in poi, la mia frequentazione con le cose di teatro è stata costante e crescente, portandomi per diversi anni a lavorare con i miei coetanei provenienti dai quartieri più difficili e disagiati della città. In realtà, però, i primi passi in palcoscenico li ho mossi non in qualità di attrice, bensì di presentatrice di un evento natalizio basato su moda e artigianato che si tenne a Palazzo Fatta, nel centro storico della mia Palermo.
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Che ni dici delle tue esperienze televisive?
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Misi piede in tv innamorata follemente dei quiz che per me rappresentavano (e rappresentano tutt’ora) una sorta di piacevole motore idoneo a mettere in movimento la memoria e la mente nel suo complesso. L’occasione fu costituita dalla mia partecipazione, nel 2015, a L’Eredità, condotta all’epoca da Amadeus. A questa prima apparizione seguirono i primi impegnativi cimenti in tv, con Agrodolce su Rai 3 e Il Segreto dell’acqua con Riccardo Scamarcio su Rai 1.
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Una domanda difficile, che però, quando intervisto un’attrice a tutto tondo come Te, non posso esimermi dal fare: nel rapporto con il teatro, con la televisione, con il cinema, qual è la nota che maggiormente ti si attaglia e che più senti tua? Il comico o il drammatico?
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Come molti miei conterranei sono nata con la comicità del sangue, ma ultimamente la mia carriera artistica mi sta proponendo sfide diverse che accolgo con entusiasmo. E tornando alla crocerossina Santina Foti delle cui vesti sto per vestirmi ne «Il cuore oltre l’ostacolo», si tratta davvero di un personaggio di grande spessore drammatico. Coloro che domenica prossima saranno al Teatro Renato Borsoni di Brescia se ne renderanno conto con i propri occhi.
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E, per concludere, c’è qualcosa che non ti ho chiesto, ma che vorresti comunicare a chi legge questa intervista?
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Posso farti un’indiscrezione: nel 2026 sarò anche sugli schermi cinematografici con ben due nuove pellicole di avventura: il primo film è L’infiltrato (regia di Fabio Vario, tra gli interpreti anche il regista de Il cuore oltre l’ostacolo, Salvo Buccafusca) nel quale interpreto la parte di Maria (donna coraggiosa alle prese con il famigerato pizzo); il secondo, invece, è L’ultimo rifugio (regia di Francesco Gallo) nel quale vesto i panni del maresciallo, o della marescialla (sorride) Giannotti. Questi i trailer:
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«L’infiltrato»
«L’ultimo rifugio»
https://www.facebook.com/reel/25158997010429079
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