Goodmorning Brescia (214) – Allarme siam fasciste!

.

.

Conclusa la guerra, inevitabilmente, come al termine di ogni conflitto, in casa dei vinti comincia la resa dei conti.E non poteva accadere diversamente a Brescia e provincia, dove il conflitto tra fascionazisti e forze della resistenza fu più aspro che mai. Costanzo Gatta, con l’attenzione alla Storia in ogni sua piega che lo caratterizza e con la facilità di scrittura che gli è propria, se n’è occupato ieri sulle pagine dell’edizione bresciana del Corriere della Sera, centrando l’attenzione sulle figure femminili che, protagoniste o meno dei misfatti perpetrati dal vecchio regime, furono coinvolte nei processi che caratterizzarono la fine degli anni ’40.

.

.

.

.

.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è DonneGatta1.jpg

.

L’occasione, colta prontamente dal sempre vigile giornalista, è la mostra «L’altra metà del nero» seguita al riordino dei faldoni presenti nell’ Archivio di Stato di via Galilei. La scelta, quella di impostare l’articolo su quelle figure femminili che, almeno dal punto di vista giudiziario, riuscirono in qualche modo a cavarsela dall’accusa di collaborazione (e a volte anche peggio) con gli odiati repubblichini.

Poche ma significative righe dedicate a ciascuna di loro, in grado di costruire sintetici ritratti di donne che, cavalcando gli ultimi spasimi della bufera fascista, finirono per esserne travolte.

.

Claretta Petacci: un’altra donna cui l’amore per il
Duce e la fedeltà al fascismo costò molto cara.

.

Voglio considerarlo un piccolo assaggio di quell’opera (presumo monumentale) alla quale Gatta sta lavorando da molti anni e che tutti i suoi numerosissimi estimatori (tra i quali il sottoscritto) attendono ormai con una certa impazienza: quella in cui si parlerà delle centinaia di donne amate, ma soprattutto amanti, del Vate Gabriele D’Annunzio.

Allora, Costanzo, ne hai ancora per molto?

.

.

.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è leonessa.png    Bonera.2