Goodmorning Brescia (222) – Il nuovo sfavillante look della Pinacoteca

Presso la Pinacoteca Tosio Martinengo si è tenuta stamattina, alla presenza di una nutrita quanto qualificata rappresentanza della stampa e dell’infotrmazione radiotelevisiva locale, cui si è aggiunta una nutrita schiera di ospiti provenienti anche da Milano, la conferenza stampa di presentazione delle nuove Sale del Settecento e dei progetti di valorizzazione 2022-2023.

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Apre l’incontro Stefano Karadjov, direttore della Fondazione Brescia Musei, che, dopo avere rivolto i saluti di rito ai giornalisti intervenuti e agli altri invitati all’evento, presenta l’appuntamento incentrato sull’illustrazione del nuovo assetto di Palazzo Tosio Martinengo

e sull’avvio del programma biennale di valorizzazione della Pinacoteca cui seguirà uno spettacolo di danza. «Questo è e sarà sempre più un museo “internazionale”, non solo per le opere che vi sono esposte, ma anche per le modalità e la qualità della comunicazione. Saranno per esempio inseriti, accanto agli altri più tradizionali, nuovi percorso particolari pensati appositamente per famiglie e bambini», annuncia, prima di passare la parola alla vice sindaco.

«Siamo qui nella scia del ns progetto ormai decennale di valorizzazione del patrimonio artistico cittadino. In questo quadro abbiamo deciso di concentrarci sul rafforzamento di questa Pinacoteca riaperta quattro anni orsono dopo ben nove di chiusura, con l’aggiunta di undici sale e l’acquisizione di nuove importanti opere donate da privati ed Enti» dichiara Laura Castelletti, prima di delineare un programma biennale aperto, con la fattiva collaborazione del CTB, alla interdisciplinarità artistica. «Un percorso mirato a proiettare questa nostra pinacoteca verso il 2023, anno in cui la nostra città sarà con Bergamo capitale italiana della cultura» conclude.

Viene chiamata poi a intervenire Francesca Bazoli, presidente della Fondazione Brescia Musei. «Presentiamo oggi l’esito del complesso rifacimento di una pinacoteca (già elegante e funzionale) dopo l’allestimento di undici nuovi ambienti con l’aggiunta di numerose e importantissime opere che arricchiscono particolarmente la documentazione del ‘700 bresciano ricevute nel frattempo in dono o in prestito» premette, prima di aggiungere che «L’idea è anche quella, non secondaria, di rendere sempre più questo sito accoglienza di arti performative. Si é creata una grande corrispondenza tra donatori privati e BPER (che è subentrata a UBI potenziandone la già notevole disponibilità e la collaborazione con noi)».

È poi la volta del Direttore Territoriale Lombardia BPER Lombardia Est – Triveneto Maurizio Veggio. «L’Istituto di cui faccio parte dispone di un patrimonio artistico importante che è cresciuto grandemente dopo l’arrivo di UBI», per poi osservare come Brescia sia una città particolarmente attiva e in continuo fermento culturale. «La nostra banca ritiene che cultura e tradizione costituiscano un’ottima occasione di sostenere il territorio» è la logica conclusione del ragionamento, reso più pittoresco dalla confidenziale rivelazione che una delle opere donate… era appesa proprio su una parete del suo ufficio!

«Accompagneremo a modo nostro l’attività di Palazzo Martinengo per i prossimi due anni» informa Gigi Cristoforetti, Direttore Generale e Artistico della Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, premurandosi subito dopo di approfondire le proprie parole riferendosi alla performance che seguirà la fine della conferenza stampa e sarà ripetuta per il pubblico fino a tutta domenica. «Ciò che vedrete tra poco appartiene al progetto di “esporre” la danza, puntando sulla emozionante prossimità tra danzatori e spettatori nell’ambito di ambienti stimolanti come musei e gallerie d’arte. Con i ballerini e con il nostro coreografo Diego Tortelli, che ha optato per un linguaggio particolare, al tempo stesso moderno e classico, saremo presto alla Fenice e in altri importantissimi siti. Intanto le repliche di questi giorni, qui a Palazzo Tosio Martinengo sono tutte sold out».

A questo punto interviene ancora Stefano Karadjov, per dire che si sta lavorando con il CTB e specificamente con Gian Mario Bandera (presente in sala) con una drammaturgia scritta da Fabrizio Sinisi appositamente per essere messa in scena proprio in questa Pinacoteca.

«Con l’arrivo delle opere che sono andate a riempire queste nuove undici stanze, tutte d’inestimabile valore e di notevolissima valenza artistica, che ci aiutano a descrivere il diciottesimo secolo in modo più complesso e suggestivo. mi sento oggi la più fortunata delle direttrici di museo» confessa Roberta D’Adda, Coordinatrice del settore Collezioni e Ricerca della Fondazione Brescia Musei. Dopo di che passa a mostrare e illustrare con dovizia di particolari sul grande schermo in dotazione della sala, le immagini di alcuni preziosi dipinti del Cerutti e di alcuni artisti in qualche modo collegati e/o con essi connessi o compatibili (o da essi influenzati) e di altri suoi contemporanei, di tendenza naturalistica, simbolica o surreale. Con l’occasione ricorda poi che «Si è approfittato della chiusura causata dalla ristrutturazione per effettuare alcuni importanti restauri e studi tecnici sulle pitture esposte e custodite».

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A chiudere l’incontro, come spesso accade, è il sindaco Emilio Del Bono che sottolinea con la dovuta enfasi l’importanza del mecenatismo che, oltre a costituire un gesto bello e nobile, consente a una larga fascia della popolazione, altrimenti ne sarebbe esclusa, di accedere a importanti opere d’arte prima in possesso di privati. «Ciò che più importa, per l’anno in cui con Bergamo saremo capitale italiana della cultura, non è tanto il palinsesto (pure ricco e ben congegnato) ma la possibilità che ci viene data di una nuova e più autentica e veritiera narrazione deļ nostro territorio, nonché l’occasione di farne innamorare -o ri-innamorare- gli stessi Bresciani», è la suggestiva conclusione.

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A chiudere l’incontro, una anteprima dello spettacolo che acciompagnerà i visitatori di Palazzo Tosio Martinengo per tutto questo weekend.

Ve lo assicuro: un’autentica delizia per gli occhi, per le orecchie, per la mente e per il cuore.

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