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«Si tratta di un originale e interessante progetto che si interseca con la normale stagione teatrale, portandola oltre.» esordisce il Direttore del CTB Gian Mario Bandera, aprendo la conferenza stampa per la presentazione del ciclo di letture Cuore umano in una stanza e del progetto in cui è compreso, questa volta resa suggestiva dal posizionamento sul palcoscenico del Teatro Sociale.
«Il decreto che riporta la fruibilità dei teatri al 100% della capienza, pur da tutti noi auspicato e bene accolto, apre la partita di una completa rivisitazione del complesso sistema di sicurezza messo in atto in occasione dello scoppio della pandemia.» dice il consigliere Luigi Mahony. «Un attento ripensamento che non potrà non tener conto delle paure (e dunque delle resistenze) che questa riapertura trasmetterà a non pochi dei nostri affezionati spettatori. Quanto a “Viaggio teatrale nell’universo femminile”, di cui ci occupiamo in questo incontro con la stampa cittadina, prima di cedere la parola a Monica Conti, posso solo anticipare che si tratta di un impegnativo percorso che, scaglionato nel tempo, partirà da novembre per arrivare a maggio. Si tratterà anche di una riappropriazione degli spazi teatrali la cui tematica di fondo sarà una nuova esplorazione (aggiornata ai tempi nostri) dell’universo femminile, attraverso letture che costituiranno tappe di un identico viaggio attraverso strade diverse ma tra loro connesse.»
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«Non dimentichiamo che questo progetto si affianca all’altro di formazione artistica per gli operatori del settore, Officina Teatrale 21.» interviene ancora Gian Mario Bandera.
«Qui a Brescia ho presentato diversi spettacoli, ma questo “Viaggio teatrale nell’universo femminile” è il primo progetto di cui sono responsabile, con la collaborazione di Monica Ceccardi.» confessa Monica Conti.
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«E sono altresì ben consapevole dell’importanza che assumo trattando il mondo femminile in un momento storico come il presente, che impone un’attenta e strenua difesa delle conquiste conseguite in tanti anni di lotta: la pandemia ha colpito tutti duramente, ma più duramente le donne. Il Teatro alla pari del corpo femminile, è “accoglienza” e, per essere praticato seriamente, richiede un’urgenza che suggerisca ogni progetto.»
Quanto alle modalità di approccio a questo delicatissimo tema, Monica Conti osserva poi come il focus del ragionamento vada necessariamente spostato dalla semplice constatazione del ruolo di vittima assunto dalla donna nella società contemporanea alle motivazioni che hanno portato a ciò.
Le tre sessioni di lettura (riunite nel titolo Cuore umano in una stanza, cui si aggiunge (tra la prima e la seconda, lo spettacolo Fiaba Femmina (liberamente ispirato all’Epistolario di Emily Dickinson saranno così articolate: 《Estasi ed Eros》(13 novembre),《Veglia e mistero》 (2 aprile) e 《Bellezza e caducità》(21 maggio).
Terzo pilastro del progetto sarà il laboratorio《Officina Teatrale 2021》 cui già aveva accennato Bandera. Il primo di tre momenti culturali dedicati e finalizzati alla formazione professionale per un progetto mirato sia come creazione di nuove opportunità lavorative che come creazione di buone pratiche per la formazione. Un workshop che si terrà dal 14 sl 22 dicembre p.v. sul palcoscenico del Teatro Mina Mezzadri destinato ad attrici, attori e performer.
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