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Rezzato (Rezat in dialetto bresciano) è un comune italiano di ca. 13 000 abitanti in provincia di Brescia. Posto immediatamente ad est del capoluogo, esattamente nell’area tra la città e il Lago di Garda, risulta essere il comune più popoloso dell’est bresciano e il terzo comune dell’hinterland per numero di abitanti, dopo Gussago e Concesio.
Fin dal ‘500 la sua vicinanza alle cave di marmo di Botticino e la sua forte vocazione al lavoro artigianale lo hanno reso noto come il “paese degli scalpellini” (o pica-préde in dialetto bresciano), abili addetti alla lavorazione del marmo. Dal 18 febbraio 2019 fa parte dell’Associazione Nazionale Comuni Virtuosi.
In considerazione della particolare vivacità che ne caratterizza la gestione degli eventi culturali e di una sempre più spiccata attenzione a tutto ciò che può aumentarne l’appeal nei confronti di un turismo “intelligente”, ho voluto saperne di più da Elena Bonometti, l’assessore cui fanno capo le relative deleghe.
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Quando, come e perché è nata l’idea degli incontri culturali pensati, realizzati e promossi dal Comune di Rezzato nelle due serie “Appuntamenti per conoscere ” e “Incontri con l’Autore”.
Quanto a “Appuntamenti per conoscere ”, si tratta di un’iniziativa, rivolta a un pubblico maturo e ovviamente interessato che viene da lontano, che sto riproponendo con personaggi e temi nuovi. La collocazione pomeridiana, finalizzata a favorire in particolare l’afflusso di pensionati e casalinghe consente la creazione di momenti di incontro, di confronto e socialità. L’appuntamento settimanale è tradizionalmente fissato al mercoledì. La scelta di diffondere via rete le conferenze (con conseguente fruibilità in qualsiasi momento sul sito ufficiale del Comune di Rezzato, nonché su youtube) a seguito delle difficoltà di aggregazione personale a causa Covid ci ha consentito peraltro di allargare notevolmente il potenziale pubblico. Venendo a “Incontri con l’Autore”, rispondono alla precisa indicazione programmatica di valorizzare ogni risorsa artistica o scientifica locale. Nel prossimo mese di luglio si terranno cinque incontri per altrettanti libri i cui autori sono tutti nativi, residenti od operativi in Rezzato. Gli argomenti delle opere presentate sono tra i più vari, andando dalla biografia al romanzo, al saggio filosofico, a una raccolta di storie e misteri della Brescia medievale. Questi incontri si tengono (il lunedì o il venerdì alle 17,45) alla Sala Civica Italo Calvino.
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L’offerta di cultura di Rezzato, però, non si esaurisce qui.
Infatti. Sabato scorso, 19 giugno, per fare un esempio, si è registrato il tutto esaurito (considerando le restrizioni covid) con lo spettacolo del Telaio dal titolo «Ulisse, dove sei?». Il 13 di luglio (al Teatro dell’Oratorio in attesa della piena agibilità del CTM) si terrà il recital pianistico del m° Paola Sarubbi, musiche di Chopin e Liszt. Il 3 agosto, nella stessa location, galà di opera e operetta con i soprani Nadia Veneziani e Susanna Zoccolini e il baritono Giovanni Guerini. Infine il 13 agosto, al Parco Ferrari, Concerto di mezza Estate (musica live con gruppi che proporranno hits nazionali e internazionali). Come vedi, si è tenuto conto dei gusti e delle preferenze di varie fasce di età.
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Dunque un lavoro intenso e corposo, che avete messo in opera proprio nella difficile fase che ha costretto tanti italiani (inclusi i rezzatesi) a starsene chiusi in casa.
Effettivamente la pandemia ha imposto a noi tutti tante restrizioni e frustrazioni. Tuttavia, come spesso accade nei momenti di crisi, si sono acquisite e messe a regime nuove metodologie digitali che torneranno senz’altro utili anche in futuro.
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Qual è secondo te il ruolo di un assessore alla cultura ai nostri giorni, in un momento in cui sembra che la cultura sia la prima risorsa da tagliare sia come impegno che come risorse?
A mio avviso è possibile “fare cultura” anche senza disporre di risorse economiche ingenti, purché vi siano creatività, buona volontà e la presenza in loco di risorse umane che possano collaborare efficacemente e di beni ambientali e culturali che favoriscano tale tipo di attività. È esattamente ciò che si è cercato, si sta cercando e si cercherà di fare qui a Rezzato, dove tra l’altro la collaborazione con l’Ecomuseo del botticino e con la Strada dei Vini e dei sapori Colli dei Longobardi è stata in grado di creare consistenti sinergie culturali.
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A proposito di cultura, so che il C.T.M. Cinema Teatro Musica di Rezzato (precedentemente chiuso per diversi anni) è in fase di restauro. Puoi aggiornarci sullo stato di avanzamento dei lavori?
Le operazioni di ristrutturazione sono praticamente giunte a termine: in attesa che partano i lavori per la sistemazione della piazza antistante, si è intanto dato l’avvio all’iter burocratico relativo alle varie concessioni.
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Leggo che lo scorso 9 giugno ti è stata conferita la decima delega: quella per il turismo. Ti posso chiedere se hai già in mente le prime cose da fare? Fai conto che io sia un pensionato con un po’ di tempo a disposizione per escursioni nel bresciano alla ricerca di destinazioni piacevoli e culturalmente stimolanti: perché mi consiglieresti di venire a visitare Rezzato?
In realtà al turismo di Rezzato stavo già lavorando da mesi, con la creazione di un libretto multilingue, che verrà pubblicato nel prossimo autunno, sui percorsi religiosi dell’Ecomuseo, in cui Rezzato presenta le bellezze artistiche del marmo commesso e il meraviglioso Santuario della Madonna di Valverde. Inoltre , un lavoro da me commissionato sui monumenti di storia patria presenti in loco, ha dato vita a una mostra fotografica tuttora visitabile in emeroteca e a due visite guidate ai monumenti stessi. Primi fruitori, inutile dire, gli stessi rezzatesi che se ne sono dichiarati entusiasti. Il 26 di giugno si è tenuta con successo una vista guidata al marmo commesso della parrocchiale. Curiamo con cura da vicino il contatto con l’informazione, in proposito del quale sono in programma incontri con giornalisti di diverse testate. Ti anticipo che è in gestazione un cortometraggio promozionale del territorio che sarà realizzato con le più sofisticate tecnologie.
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Tanta roba! Però ti sei dimenticata di rispondere al pensionato
Non l’ho dimenticato, ma tenuto per ultimo come una fetta di torta. Ti direi di venire a Rezzato per seguire le orme del grande architetto neoclassico Rodolfo Vantini che nel 1839 aprì la prima accademia italiana con l’intenzione di insegnare disegno industriale e ornato ai numerosi marmorai della zona. Ti direi di godere della vista del Municipio e del Cimitero Vantiniano, per poi passare alla visita del Santuario e dell’adiacente laghetto, per poi fermarti a pranzo in uno dei rinomati e premiati locali del paese, accompagnando il pasto con lo squisito vino Botticino. Nel pomeriggio shopping nei negozi del centro e visita alle meravigliose chiese e ai loro marmi commessi. Senza parlare di una puntata al Convento di San Pietro doverosa quanto una sosta alla Pinac (pinacoteca dell’età evolutiva) prima di chiudere la giornata con un aperitivo nella bellissima Villa Fenaroli, godendo nel viale d’entrata della splendida scenografia retrostante del Parco di Bacco.
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Non invidio il ruolo di chi si occupa di politica e amministrazione in un periodo di grande difficoltà per il nostro Paese e non solo. Ci aspetta davvero un futuro così problematico?
Spero proprio di no! Il covid, checché se ne dica, si è rivelato un’autentica guerra ma, come dopo ogni conflitto, si prospetta una ripresa economica vigorosa e nuovi stimoli culturali.
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Nata nel 1959 a Brescia, Elena Bonometti è docente di ruolo di Psicologia Applicata in una scuola secondaria di II grado del capoluogo. Leghista della prima ora, è stata capogruppo della minoranza nel consiglio comunale di Caino, consigliere di maggioranza a Brescia nonché Delegata per la Musica. Attualmente è Assessore a Rezzato per Cultura, Istruzione, Sport, Turismo. Coltivando passioni come il Teatro e la Musica è stata per due mandati vice Presidente del cda del Conservatorio “Marenzio” di Brescia con nomina ministeriale ed è al secondo mandato nel cda del CTB per nomina regionale. Coautrice di “Antologia della poesia nelle lingue e nei dialetti lombardi” per i tipi di Scheiwiller, ha vinto con Patrizio Pacioni il premio “Sipario” nel 2017 per la commedia “Come nel gioco dell’oca”. Coltiva amore per i viaggi, i fiori, gli animali, le buone letture e la buona cucina. Grande amore: la lirica!!!
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