Le stelle (ma forse in questo caso sarebbe meglio dire le stellette, vista la location) di «Stasera mi butto» conquistano il palcoscenico del piccolo ma funzionale spazio teatrale del CUFA (acronimo di Circolo Ufficiali Forze Armate d’Italia) di via XX Settembre, nel cuore dell’antico e centralissimo quartiere Esquilino della Capitale. Non è un bollettino militare (Dio ce ne scampi in questi tempi bui scanditi dali rullare dei tamburi di guerra e dal rombo delle artiglierie) ma la cronaca dell’ennesima replica della commedia sctitta da Patrizio Pacioni e portata in scena dalla Compagnia (accidenti, ecco un altro riferimentoall’organizzazione dell’esercito) Le Ombre di Platone. Sollecitati da un pubblico sempre attento, divertito e partecipe e alla presenza dell’autore della pièce, si muovono sul palco gli attori Mario Zamma, Alessia Fabiani e Salvo Buccafusca, che si presentano in grandissima forma sin dalle prime battute della commedia.
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Che «Stasera mi butto» sia una commedia al tempo stesso brillante e intelligente, capace di stimolare (oltre a continue e franche risate) riflessioni su importanti argomenti come la necessità di un’equità sociale che salvaguardi i diritti di tutti, l’invadenza ormai insopportabile dell’azione dei media e i rapporti che rendono sempre più difficile l’andamento e i destini dei rapporti di coppia, si è già detto, e non solo su queste pagine, ma non può fare che bene ricordarlo.
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Stessa cosa per il successo che il lavoro di Patrizio Pacioni sta riscuotendo con il pubblico di tutta Italia.
Quello su cui mi voglio soffermare stavolta, però, è l’intr igante possibilità che, ove la logistica lo permetta, la prosa di qualsiasi tipo, oltre a essere promossa e rappresentata nei locali a ciò istituzionalmente adibiti, esca talvolta dai teatri veri e propri per avvicinarsi agli spettatori. L’entusiasmo dei presenti a questa replica dedicata in esclusiva agli ufficiali e alle loro famiglie, la possibilità di una prossimità tra pubblico e artisti, che si è prolungata anche in un’appendice conviviale di grandissima cordialità, ne costituiscono la conferma più probante.
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Per non parlare della cornice, splendida, del CUFA, e dell’organizzazione dell’evento pressoché perfetta in ogni dettaglio da parte dei “padroni di casa”, che mi ha permesso di verificare con i miei occhi la grandeefficienza nella gestione delle c.d. “relazioni sociali”, la squisita ospitalità e (perché no?) in quella della ristorazione che, grazie a uno chef d’eccezione e a un team di cucina tutto composto da militari, si è estrinsecata in una cena davvero da gourmet.
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Il prossimo appuntamento romano (stavolta aperto a tutti) è previsto per sabato 21 e (in pomeridiana) domenica 22 maggio al grande Teatro Tor Bella Monaca, autentico gioiello dello spettacolo incastonato nella più popolosa e autentica fascia periferica della Capitale. Affrettatevi a prenotare, visto che ci si sta rapidissimamente avvicinando al sold out.
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