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Vende frutta, ma allo stesso tempo coltiva fiori… di-versi.
Si chiama Kozeta Nushi, per gli amici ed estimatori (e ne ha tanti, non solo a Brescia) semplicemente Kozeta.
Albanese (di Valona), bresciana per destino ed elezione, delicata poetessa.
In Patria docente di letteratura albanese e riussa, in Italia amabile fioraia.
Gioviale, delicata, sempre attenta a ogni situazione, a ogni persona che incrocia per le vie, a ogni andito della cittàper lei nuovo che, nel corso delle sue placide passeggiate, le capiti di incontrare.
Se volete incontrarla, fate un salto al Caffè Letterario Primo Piano, dove l’ho incontrata e conosciuta io, avendo modo di apprezzarne a prima vista la pacata quanto vivace intelligenza, la naturale curiosità, il piacere di scrivere: una volta a mese Kozeta è ospite delle “serate di libero intrattenimento poetico” ideate e condotte dall’inesauribile Biagio Vinella..
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Meglio di me, senza ombra di dubbi, sa descriverla il sempre attento e arguto Costanzo Gatta, nell’articolo apparso sul Corriere della Serta di oggi, che invito a leggere anche voi. Insierme a «Liberi come il vento» (GAM Edizioni), sua nuova raccolta di pensieri e versi. Questo il link che facilita la lettura dell’articolo:
http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/18_gennaio_10/kozeta-nushi-scrittrice-albanese-brescia-liberi-come-vento-211c2660-f5ee-11e7-9b06-fe054c3be5b2.shtml
Perché Brescia è piena di bei bresciani di… ogni provenienza, e va conosciuta e apprezzata anche per questo.
Bonera.2