Goodmorning Brescia (282) – Quando il Cuore corre avanti, superando ogni ostacolo

È terminata poco fa nella la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo «Il cuore oltre l’ostacolo» (lo sfrontato coraggio della solidarietà) tenutasi nella Sala del Consiglio di Palazzo Loggia. Insieme alla presidente del Centro Teatrale Bresciano, Camilla Baresani Varini hanno partecipato all’incontro con la stampa cittadina la consigliera comunale con la delega nell’ambito delle politiche per la sanità Raisa Labaran, la presidente della Croce Rossa Italiana di Brescia, Carolina David lo scrittore e drammaturgo Patrizio Pacioni e l’attore Sergio Isonni.

Fa gli onori di casa la consigliera Labaran, esprimendo l’immediato favore con il quale, una volta al corrente delle finalità e della sostanza del progetto, l’amministrazione comunale ha deciso di concedere il proprio patrocinio. «La parola “solidarietà”, citata nel sottotitolo, è uno di quei termini che riesce a catturare immediatamente l’attenzione e il favore della giunta» ha dichiarato, aggiungendo come, in tale concetto, siano implicitamente e naturalmente compresi altri importanti valori civili e morali, primo tra tutti quello dell’inclusione che, a Brescia, assume una particolare rilevanza.

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La presidente Camilla Baresani si è premurata di sottolineare come tali generi di iniziativa collimino perfettamente con la tradizionale politica seguita del C.T.B. , in particolare riguardo al supporto fornito agli Enti di volontariato che operano in città e nella provincia. La totale adesione al progetto della Croce Rossa Italiana è messo in evidenza, tra l’altro, dalla scelta per la rappresentazione della prima, del Teatro Renato Borsoni (autentico “gioiello” dall’allestimento innovativo modernissimo) dell’offerta spettacolare cittadina, il cui insediamento nella zona di via Milano esprime come meglio non si potrebbe lo stretto legame che si vuole mantenere e consolidare con il territorio.

«Oltre a ciò, a volte, per non dire spesso, per attirare l’attenzione della gente su un determinato problema e/o su una determinata iniziativa mirata al miglioramento sociale e civile di una comunità, più che un trattato o una qualsiasi conferenza, risulta molto più efficace una narrazione letteraria o, ancor di più, scenica».

È poi la volta della presidente della Croce Rossa bresciana Carolina David, che ricorda come il progetto sia nato da una riunione conviviale mirata alla valorizzazione della “squadra” alla quale era casualmente presente anche quello che poi sarebbe diventato l’autore della drammaturgia, Patrizio Pacioni. «Già da quei primissimo momenti, ho capito che l’entusiasmo manifestato da parte dei volontari, mi ha fatto capire come la prima esigenza avvertita da ogni singolo membro dell’Associazione fosse quella di contribuire in qualsiasi modo alla valorizzazione dell’immagine e della storia della stessa e che niente e nessuno avrebbe potuto sopire la volontà di di mettersi in gioco personalmente… anche sul palcoscenico di un teatro» ricorda subito dopo.

«Un particolare quanto doveroso e sentito ringraziamento va al Centro Teatrale Bresciano che sta collaborando fattivamente, con la grandissima professionalità che ne contraddistingue ogni intervento, per la riuscita di un sogno che sta per diventare realtà», è la sua conclusione.

«In questa occasione, come in molte atre in passato, è stata la storia stessa a suggerirmi i contenuti e i ritmi di questa drammaturgia. Quanto ai personaggi che la animano, sono stati essi stessi a dettarmi ogni passaggio, alternando situazioni di profonda commozione e drammaticità con momenti di leggera ironia. Il richiamo centrale è la lotta vittoriosamente sostenuta da alcuni membri del Comitato Bresciano della C.R.I. per partecipare senza indugi all’opera di assistenza delle vittime del rovinoso terremoto che nel 1908 colpì con particolare violenza le province di Messina e Reggio Calabria. Un fulgido e vittorioso esempio dell’eterna lotta che gli uomini di buona volontà debbono, allora come oggi, sostenere contro le pastoie della burocrazia. E così, dal processo di integrazione portato avanti congiuntamente nei decenni tra nord e sud, si è passato a quello di accoglienza e integrazione dei nuovi» dichiara il drammaturgo Patrizio Pacioni, aggiungendo poi che «Per quanto riguarda poi la messa in scena dello spettacolo, bisogna dare atto al regista Salvo Buccafusca e alla sua assistente Elena Marrone di avere dato il meglio di sé nella non facile tessitura, in uno stesso panno, di quelle pezze di stoffa di diversa natura e consistenza rappresentate dai volontari della C.R.I. e da un manipolo di attori professionisti.» Tra questi ultimi, spiega poi, riempendomi di soddisfazione e orgoglio, risalta la presenza di un autentico pilastro della storia della prosa (non solo bresciana) che risponde al nome di Sergio Isonni».

È proprio lui, l’attore con migliaia di rappresentazioni e altrettanti personaggi magistralmente impersonati, a chiudere l’incontro.

«Quando mi è stato proposto di partecipare allo spettacolo impersonando la figura del fondatore della Croce Rossa Jean Henry Dunant, non ci ho messo più di una frazione di secondo per accettare» confida l’attore che, proprio negli scorsi giorni, ha ricevuto al Teatro Santa Chiara – Mina Mezzadri il tributo alla carriera del Centro Teatrale Bresciano e dal pubblici cittadino. «Non solo per la profonda amicizia con Pacioni (con il quale ho già avuto modo di collabrare per la messa in scena del dramma Il terzo lago”, ispirato agli anni di piombo e di sangue che anche Brescia ha tristemente attraversato) , ma anche e soprattutto perché questo appassionante testo, denso di storia, di messaggi positivi e di passione civile, mi ha immediatamente conquistato»

E come di abitudine, ci si saluta con la simbolica foto di gruppo, dando appuntamento a tutti, domenica 30 novembre, al Teatro Borsoni.

Le biglietterie? Sono già aperte: https://ctb.vivaticket.it/it/event/il-cuore-oltre-l-ostacolo/288771 .

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è leonessa.png    Bonera.2

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