Quella che state per leggere è sì una storia bresciana (altrimenti non sarebbe pubblicata in questa sezione) ma, al tempo stesso, è una storia universale. Proprio come universale è il linguaggio del cinema. State per leggere di Fabrizio Savarese, che vive a Brescia, e lavora come libero professionista presso gli Spedali Civili di Brescia e in amministrazione presso Il Regno del Cinema. Pazzo per il cinema è attivissimo per la diffusione e promozione di quelle pellicole che reputa di maggiore spessore o che, semplicemente, gli piacciono di più. Attivissimo sui social, in particolare su FB con la pagina Movie News, con il nickname di Fabri Bresciano, è uno dei più assidui “inserzionisti” del Gruppo omonimo di questa rubrica e a essa collegato. Ma c’è qualcos’altro, che mi ha spinto a intervistarlo. A cominciare dalla sua autopresentazione.
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Cominciamo a scoprire qualcosa di te partendo da chi, presumibilmente, ti conosce meglio di ogni altro: te stesso.
«Mi chiamo Fabrizio Savarese, ho 35 anni e sono sordo dalla nascita, ma grazie a un impianto cocleare sento suoni e voci. Sono fortunato: ho genitori che mi hanno dato ogni tipo di supporto, sia psicologico che concreto. Ho studiato grafica all’Istituto Golgi di Brescia e mi sono laureato allo IED di Milano, oggi ho un incarico amministrativo presso gli Spedali Civili di Brescia.»
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Veniamo alla principale ragione per cui ti sto sottoponendo a questa intervista: il rapporto tra Fabri Bresciano e il mondo della celluloide.
Il cinema è sicuramente una mia grande passione. Ricordo benissimo quando, nel 1989, sono stato al cinema, a Crema, con un amico d’infanzia a vedere il film “Batman”. Il film era diretto da Tim Burton, regista di fama mondiale. Quando ero piccolo sognavo di diventare l’attore sordo e imitavo tanti personaggi tra cui Batman e Zorro, ero molto felice perché recitare era divertente. I film possono emozionare ed educare allo stesso tempo, trasmettere messaggi positivi che aiutino ad interpretare la realtà che ci circonda. Parecchi anni dopo un altro amico mi ha invitato a vedere “Batman vs Superman”: era il 2016 e il cinema multisala di Bergamo proiettava con i sottotitoli in italiano! Sono rimasto molto stupito, perché ho scoperto che questo accadeva anche in altre città. “Ma a Brescia no… come è possibile?” mi dissi.
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Immagino che tu sia riuscito a dare a questa domanda una risposta convincente
Assolutamente sì, visto che proprio da questa domanda è nato il mio progetto: portare più sordi al cinema, abbattere le barriere e favorire nuove amicizie! Con determinazione, buona volontà e anche grazie alla proprietà del Cinema Multisala di Brescia, che ha accolto la richiesta e l’ha trasformata in realtà, il sogno si è realizzato. Oggi il cinema è accessibile a tutti, compresi disabili e studenti che vogliono imparare l’inglese.
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Puoi fornire a me e agli amici di questo blog e di questa rubrica qualche dettaglio in più sul tuo “metodo”?
Ogni settimana è possibile consultare la programmazione su Facebook (gruppo “Movie News”) e LinkedIn. I membri del gruppo possono scorrere la pagina, curiosando, guardando trailer, valutando se ci siano film interessanti e adatti al proprio gusto personale.
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Di progetti in mente, considerata la tua età e l’entusiasmo che ti contraddistingue, penso che tu ne abbia più di uno. Vuoi accennarci qualcosa che magari aiuti chi legge questa intervista a seguire ciò che stai già facendo e che farai in futuro?
Mi piacerebbe collaborare con altre realtà, trovare soluzioni sempre migliori e istituire almeno un cinema in ogni città che dedichi serate alla proiezione di film in prima visione con sottotitoli.
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Grazie del tempo che ci hai dedicato e per la disponibilità. Ci si vede presto!
Ci si vede presto, sì. Al cinema, naturalmente!
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Ma… ma…anch’io sono pazza per il cinema!
Fiorella
Iniziativa davvero lodevole!