Goodmorning Brescia (200) – Gemme di Teatro per illuminare le notti bresciane

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Ebbene sì, quello che state leggendo è l’articolo numero duecento della rubrica GOODMORNING BRESCIA. Per quanto mi riguarda sono strafelice che il raggiungiomento di questo bel numero tondo e importante coincida con la conferenza stampa di presentazione della stagione estiva del C.T.B. Un evento che, andando molto al di là del semplice annuncio di una nuova stagione di spettacoli di alto livello artistico, rappresenta ben di più: il rinascere della speranza e della voglia di fare.

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Quasi a sottolinearne la valenza e l’importanza, l’appuntamento è stato fissato nella splendida Sala Giudici di palazzo Loggia. Dopo i saluti e i ringraziamenti di rito, il Direttore Gian Mario Bandera passa la parola a Laura Castelletti.

«Ottanta appuntamenti spalmati in tre progetti, con importanti protagonisti e location suggestive e significative per la nostra città.» spiega la vicesindaco. «Da Santa Chiara, culla del teatro bresciano dei nostri giorni, al Parco Archeologico, muto testimone della storia millenaria della nostra città, al comparto di via Milano nel solco della continuità d’impegno sociale profusa in loco attraverso la riqualificazione operata da questa amministrazione, con la colloborazione di importanti partner, CTB in testa

La presidentessa del Centro Teatrale Bresciano Camilla Baresani sottolinea con giusta enfasiche «Si riparte in quarta con tre progetti diversificati. I nomi di grande richiamo nella rassegna D’estate al chiostro del Santa Chiara rivolta anche ai meno esperti di Teatro. L’idea innovativa di Calma musa immortale in collaborazione con Fondazione Brescia Musei con la Vittoria alata come collegamento tra passato e presente e una funzione didattica attraverso il sito archeoligico e il Museo di Santa Giulia. In La città dei miti, infine, la trilogia dei miti di Eracle, Filottete e Medea in via Milano, con  l’intento di attualizzare (o riattualizzare) tre grandi miti dell’antichità



«È nostro intento, con le iniziative che coinvolgeranno il Sito Archeologico e Santa Giulia, dare nuova vita alla Vittoria Alata, splendido bronzo bresciano finalmente tornato a casa. E ciò avverrà nel modo migliore, cioè attraverso una serie di iniziative tese a riaffermare la capacità della statua ad assurgere a simbolo tangibile ed eccellente della città.»  dice Francesca Bazoli, presidente della Fondazione Musei Bresciani.
Stefano Karadjov
(direttore della Fondazione) ringrazia il Comune e il CTB per avere favorito questa rielaborazione comunicativa e semantica che, attraverso la Vittoria Alata, permetta di esprimere concetti elevati con parole diverse.  «Con Calma Musa Immortale si è  voluta creare una drammaturgia non meramente cronicistica con carattere itinerante pensato per piccoli gruppi il cui atto finale si svolge nel Capitolium con la visita alla musa ispiratice di creatività e forza, appunto la Vittoria Alata.» aggiunge, ricordandoche si è concordemente deciso per il mantenimento a prezzi popolari dell’acquisto dei biglietti.

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«Condividiamo con il Teatro dei Borgia che (incontrai qualche anno fa con Medea)  l’idea di non permettere agli spettatori di scrollarsi facilmente di dosso le contraddizioni di questi difficili tempi. È nostro vivo desiderio che nella zona di via Milano la cultura diventi modello e strumento interrelazionale.» spiega poi Domenico Bizzarro (presidente della Cooperativa La Rete) chiamato a fornire ulteriori dettagli sul ciclo di eventi che si terranno in zona via Milano (La città dei miti).
Il sindaco Emilio Del Bono rivendica e fa sue le sorprendenti  parole pronunciiate dale Presidente Mattarella nel corso della recente visita in città  (《La ripresa partirà dalla cultura 》) dichiarandosi felice che ciò accada in tre siti che rappresentano in pieno la natura di Brescia: il cuore pulsante del Carmine, la storia gloriosa del sito archeologico, la volontà di risanamento di via Milano, autentico simbolo di una rinascita non solo urbanistica, cantiere aperto e pulsante da tempo, fonte viva di riscatto sociale. «La designazione di Brescia, insieme a Bergamo, come capitale italiana della cultura non comporta (o non solo) l’attrazione di quote aggiuntive di visitatori e turisti, ma servirà a riscoprirci come città  che proprio attraverso la cultura e l’arte ha saputo ricostruire la propria immagine e la propria natura

La conclusione, come l’introduzione è opera di Gian Mario Bandera che, a questo punto, elenca in dettaglio gli appuntamenti, facendo presente che al Santa Chiara, grazie alla cortese disponibilità dell’Università, saranno utilizzabili anche gli spazi del piano superiore, sopperendo così ai limiti prudenziali di distanziamento imposti dalla pandemia.

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E adesso? Adesso basta stare in casa. Adesso si esce, per andare a Teatro, naturalmente.

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