.
È incredibile quanto possa essere rassicurante e di conforto tornare alle (buone) consuetudini. Così, nel foyer del Teatro Sociàle, in occasione della conferenza stampa di presentazione della pièce 《The children 》della britannica Lucy Kirkwood, indetta in concomitanza con la sospirata ripresa dell’attività degli spettacoli presenti nel cartellone C.T.B. della stagione 2020 / 2021.
.
.
.
.
.
.
.
《Se è vero che siamo tutti felici per la prossima riapertura, è altrettanto vero che io sono il più felice di tutti.》 esordisce Gian Mario Bandera, passando poi a illustrare i numerosi accorgimenti e le attente cautele utilizzate per la prevenzione di eventuali contagi nel corso delle prove e il potenziamento dei sistemi di controllo degli spettatori e soprattutto del potenziamento dei sistemi di sanificazione di ogni ambiente del Teatro in occasione degli spettacoli, opera curata peraltro da un’azienda Bresciana. 《Si riprende con sei spettacoli di nostra produzione e con la ferma intenzione di non perdere quanto di buono realizzato durante la pandemia, attraverso le proposte immesse on line.》
A nome del CdA del Centro Teatrale Bresciano, un’ emozionata Elena Bonometti esprime la soddisfazione provata per questa tanto attesa riapertura. A maggior ragione perché si tratta di un testo nuovo, messo in scena da un giovane regista e da attori di grande talento e di provata esperienza. 《Si avverte in modo sempre piu impellente intenso e ormai generalizzato il bisogno di tornare a incontrarsi e confrontarsi e per questo non c’è nulla di meglio degli spazi offerti da un teatro.》 è la successiva annotazione.
.
《L’ultima volta che abbiamo assistito a una rappresentazione risale al 22 ottobre dello scorso anno. 》 ricorda Laura Castelletti. 《Notevole è stata l’abilità del CTB nel non perdere il contatto con il pubblico, nonostante le difficoltà sorte dal pur necessario distanziamento. Insieme al Teatro saranno presto riaperti altri spazi culturali di cui la città avverte una grande necessità.》
.
《Lavorare per un teatro (come quello di Brescia) che ha piu volte dimostrato di amarci è ancora più bello. The children è un magnifico testo della nuova drammaturgia inglese che unisce a tematiche di straordinaria attualità e di profonda introspezione momenti di tagliente ironia.》 sottolinea il regista Andrea Chiodi.
.
Elisabetta Pozzi ricorda con gratitudine la possibilità che il CTB ha offerto di non disperdere e valorizzare adeguatamente attraverso il web il lavoro di TeatroAperto. 《E questo appunto è uno dei testi che di TeatroAperto avrebbe dovuto far parte. Un testo (scritto dell’autrice all’età di 27 anni) che è stato giudicato qualitativamente il terzo della drammaturgia mondiale contemporanea. Noi tutti siamo “generazione DC (ovvero Dopo Covid”) e in un certo senso l’immanenza nello spettacolo di una catastrofe nucleare in un certo senso a ciò ci riporta; primi tra tutti, i temi dell’accettazione della morte e dell’eredità che intendiamo/possiamo lasciare alle nuove generazioni. Mi era successo raramente di lavorare con attori di questa bravura e intensita interpretativa, con una sintonia tale che io e Francesca Ciocchetti (emozionatissima e felice di questo adebutto nche lei, così come l’altro interprete Giovanni Crippa) sperimenteremo in un futuro prossimo un intrigante e quanto mai stimolante scambio dei personaggi rispettivamente interpretati.》
Ancora Gian Mario Bandera, prima del congedo, ricorda che lo spettacolo (per i motivi legati al coprifuoco) inizierà alle 19,30., ovvero esattamente un’ora in anticipo rispetto a quanto d’abitudine.
La capienza del Teatro (che dipende anche dalla presenza di “congiunti” che possano essere sistemati uno accanto all’altro) è stimata in circa duecento posti.
.
.
.
Bonera.2