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Il potente e longevo presidente di una grande repubblica popolare orientale teorizzò nel suo celeberrimo “Libretto rosso” la tattica della canna di bambù, che piegandosi con flessibilità verso il suolo è capace di resistere anche alle tempeste più furiose senza lasciarsi sradicare dal vento.
Le severe difficoltà che sta attraversando non solo l’Italia, ma anche l’Europa e il mondo intero, e che alcuni settori (come il teatro e lo spettacolo in generale) sentono gravare su di sé in modo sempre più pesante, si riflettono anche sulla conferenza stampa illustrativa della stagione del Teatro Telaio, convocata per i noti motivi in via telematica.
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Maria Rauzi che, come da protocollo, si incarica di fare gli onori di casa e di introdurre la conferenza, premette che gli operatori del teatro italiano stanno protestando non per le misure in se stesse, di cui si riconosce la necessità per la sicurezza comune, ma per il fatto che l’ultimo provvedimento sia stato emanato dopo che si era richiesto ad associazioni, enti e compagnie un laborioso quanto costoso adeguamento tecnico.
«A partire dal 24 novembre prossimo, data fissata dal DPCM per una verifica dell’andamento epidemiologico nazionale e locale, a partire dalla quale ci auguriamo che la situazione possa migliorare, stiamo esaminando la possibilità di una doppia replica domenicale.»
Due gli spettacoli in preparazione: “ABC del Natale” (A come asino, b come bue, c come cometa- prima delle due foto qui sotto – ricerca attorno alla festa e alla ritualità del Natale, alle sue radici e derivazioni culturali, al suo significato, alle sue affinità antropologiche con feste e riti di altre culture) che andrà in scena al Teatro Sant’Afra per un’intera settimana; “Una bellissima catastrofe” (seconda foto) allestita dalla compagnia elvetica Teatro Pan -uno spettacolo che valorizza l’importanza della lettura e invita a riflettere sul tema del destino: è già scritto oppure possiamo dire la nostra? In scena al Teatro Colonna, al centro di un grande sforzo di sistemazione e adeguamenyo alle nuove norme di sicurezza.
© Ti-Press / Francesca Agosta
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«Abbiamo pensato alle scuole…» prosegue, «…decidendo di elaborare i progetti “Teatro di classe» (lezioni e spettacoli nelle singole classi) e “Storie on demand” (spettacoli a domicilio all’interno delle scuole cui è collegata un’idea di spettacolo a distanza in collaborazione con il Goethe Institut Mailand)». Teatro come giuoco di ruolo per favorire interazioni tra gli studenti, anche da remote.
Poi, prima di passare la parola alla vice-sindaco conferma il convinto proseguimento della collaborazione a “Extraordinario” con “Ti prendo per mano“, indirizzato in particolar modo ai ragazzi con problemi di autismo.
Laura Castelletti esordisce riferendosi anch’essa al recente DPCM. «Confesso che, nonostante la costante e massima attenzione che l’Amministrazione presta a ogni andito culturale (dai musei ai teatri), siamo rimasti un po’ sorpresi dalle decisioni assunte recentemente, ed esprimiamo la massima solidarietà agli operatori del Teatro e invariata sensibilità nei confronti dei problemi e delle esigenze della scuola. L’amministrazione cercherà di mantenere e se possibile incrementare il sostegno a chi fa Teatro.»
Concetto ripreso, dopo i saluti di Antonia Lerna in rappresentanza della Fondazione ASM, sostennitrice dell’azione culturale e sociale portata avanti da Teatro Telaio, ancora da Maria Rauzi che conclude così l’incontro:
«Il mio pensiero va a quei ragazzi che grazie alla scuola e alle nostre iniziative vanno a teatroper la prima (e forse unica) volta nella lorovita. Non è giusto privarli di questo, per nessun motivo al mondo.»
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Bonera.2