Ex Libris (53) – Il King che non ti aspetti

Che a Stephen King (affettuosamente “lo Zio” per la sterminata schiera dei suoi fan sparsi in tutto il mondo) piaccia scrivere storie di scrittura e di scrittori non è certo un segreto. Al momento mi vengono in mente, tra le circa ottanta pubblicazioni firmate da King fino a oggi, «Shining», «Misery» e «Le notti di Salem», ma non sono certo i soli. Per «Billy Sanders», però, (libro pubblicato nell’estate dello scorso anno negli USA dall’editore Scribner e qui da noi, qualche mese dopo, per le stampe di Sperling e Kupfer) la situazione è piuttosto differente. Poi vedremo perché.

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LA TRAMA

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Billy Summers. protagonista della storia, è un ex combattente che in medio oriente ha visto l’inferno. Cecchino infallibile, tornato un civile, non trova di meglio che intraprendere la carriera di sicario di professione, limitando però rigorosamente i propri interventi all’eliminazione di quelle che egli stesso chiama “le cattive persone“. Al termine di una brillantissima carriera (sempre che così si possa dire così in un caso del genere) che lo ha visto diventare il migliore nel suo settore, vorrebbe smettere con un ultimo vantaggiosissimo “contratto”: l’esecuzione di un malvivente pronto a scambiare importanti informazioni (preziose per la giustizia, ma assai scomode per misteriosi quanto potenti burattinai che manovrano nell’ombra) a fronte della riduzione di una pena che per lui, non potrà che identificarsi con una condanna a morte.

Ma… ce ne sono sempre molti di “ma” in vicende di questo genere, e quando sono raccontate dal Maestro del brivido… è inevitabile che ce ne siano ancora di più.

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Tornando a quanto detto prima in merito all’ambientazione “letteraria” della storia, preciso che la copertura scelta dai mandanti del killer, in attesa del giorno zero, comporta che Billy assuma l’identità di uno scrittore impegnato nella stesura del suo primo romanzo. Lasciandosi prendere quasi subito dal gioco, ovviamente.

Tutto ciò premesso, chiedo scusa per il gioco di parole, torniamo alla premessa, vale a dire la “diversità” di questa opera nel catalogo complessivo dei romanzi kinghiani. Ebbene, la cosa che prima e in modo più evidente colpisce l’attenzione dei lettori più attenti è la mancanza (quasi) totale di influenze magiche e/o soprannaturali nel plot. Unica eccezione la vicinanza del tristemente noto Overlook Hotel conosciuto nel già citato «Shining» e di un inquietante dipinto “vivente” con tanto di leone dagli occhi rossi in minaccioso movimento di avvicinamento (già visto in precedenza anche qualcosa di simile, solo che in questo caso l’apparizione somiglia alla famosa pistola in scena che però, contro i dettami di Checov, alla fine non spara).

Insomma, in questo caso il clima di cui sono permeate le appassionanti pagine del libro è qualcosa a metà tra un noir (ovviamente di altissima qualità) e di un thriller incalzante quanto basta.

Al solito risulta inciasiva e suggestiva la presentazione di tutti i personaggi di contorno, a cominciare dalla sfortunata famiglia di provenienza di Billy, alla tenera Alice che, dopo avere subito un’atroce violenza da un manipolo di giovinastri, si trasforma in un’occasione di riscatto che la parte buona del killer non può fare a meno di cogliere, al vecchio amico Bucky (che, nonostante i loschi trascorsi, sembra disegnato sui tratti di uno dei tanti nonnetti del west di holliwoodiana memoria), alla nutrita galleria di cattivi di ogni tipologia.

L’editore americano ha detto che il romanzo è “in parte una storia di guerra, in parte una lettera d’amore alla piccola provincia americana e alle persone che ci vivono”. Con tanta introspezione e tanti sentimenti. Buoni sentimenti, malgrado la crudezza dell’argomento.

Al tirare delle somme una lettura coinvolgente e scritta benissimo (sai che novità, parlando di King!), che mi sento di consigliare senza temere maledizioni e/o rappresaglie postume da chi seguirà le mie indicazioni.

E, giunti a questo punto, non credo ci sia da aggiungere altro.

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Stephen King (nome completo: Stephen Edwin King) è nato a Portland il 21 settembre del 1947, nell’immediato Dopoguerra statunitense.Oggigiorno, però, egli è uno scrittore rinomato a livello mondiale. I suoi libri vengono venduti in svariati milioni di copie ed è uno degli autori di spicco nei generi quali horror e fantascienza. Durante la sua carriera è riuscito a pubblicare oltre 80 libri. Il vero successo arrivò dopo il matrimonio (1971) con «Carri, una storia nella quale lo stesso autore riponeva eccessiva fiducia. Il libro, però, fu un trionfo, tanto che egli poté abbandonare il lavoro da insegnante dedicandosi a tempo pieno al suo lavoro da scrittore. Complessivamente, Stephen King è riuscito a vendere più di 500 milioni di copie stabilendo così svariati record, tutt’ora imbattuti, all’interno delle principali classifiche riguardanti la letteratura. Come se tutto ciò non bastasse, molte delle sue opere hanno avuto dei seguiti cinematografici, realizzati da registi celebri come Stanley Kubrick o J.J. Abrams.

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Titolo: Billy Summers
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 2021
Pagine: 548
Prezzo: 21,90 €
ISBN: 978-88-200-7208-4

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