Ex Libris (34) – Con Stephen King il sangue vale sempre il prezzo

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E ci risiamo. In attesa di mandare in libreria il nuovo romanzo, ancora una volta lo zio Stephen non ne ha voluto sapere di lasciare a digiuno i suoi numerosissimi nipoti disseminati in tutto il mondo, sempre affamati di nuove storie paurose.

In attesa della nuova bistecca, larga e spessa com’è solito cucinarla il cuoco, sono arrivati quattro filetti al sangue, raccolti nell’antologia «Se scorre il sangue», di cui tre decisamente teneri e ben speziati, il quarto preparato e servito secondo una ricetta da nouvelle cuisine che, per dire la verità, non convince del tutto.

Liberiamoci subito dello strano esperimento narrativo, vale a dire di «La vita di Chuck», che prende le mosse e procede, in tre sottoracconti a ritroso nel tempo, da un enigmatico cartellone pubblicitario. Idea originale, senza dubbio, ma da un sapore particolare, non per tutte le bocche.

Ne «Il telefono del signor Harrigan» sono le note fobie tecnologiche del Re che la fanno da padrone, collegate alla figura, non infrequentemente proposta, del vecchio riccol e burbero (apparentemente cattivo, in realtà buono ma, a conti fatti, neppure buonissimo) e a quella dell’adolescente dotato di una articolarissima sensibilità che ha occasione di entrare in contatto con lui.

«Ratto», invece, riprende un altro tema molto caro all’Autore, quello degli animali-veicoli di oscure discipline magiche (o stregate) strettamente intrecciato con l’introspezione (proposta e riproposta -forse con riferimento autobiografico) dello scrittore in profonda crisi di ispirazione.

Discorso a parte, naturalmente, merita il racconto – novella – romanzo breve che dà il titolo alla raccolta («Se scorre il sangue» ispirato a una legge non scritta ma validissima del giornalismo di tutti i tempi) che si riallaccia a un personaggio caro sia a Stephen King che ai suoi lettori: Holly Gibney, l’introversa investigatrice già protagonista o co-protagonista di «Mr. Mercedes» e «The Outsider». In occasione di un sanguinoso attentato dinamitardo alla Albert Macready Middle School che falcia le vite di decine di studenti, milioni di persone seguono la diretta TV seguita al disastroso scoppio. Tra essi c’è Holly che però, a differenza degli altri, nota nel collegamento qualcosa (o qualcuno) che non va.

Da dimenticare, in questa bella raccolta di racconti, c’è solo l’immagine scelta da un illustratore (per fortuna non italiano) per la copertina. Pessima e francamente incomprensibie, di conseguenza, la decisione di Sperling & Kupfer di adottarla per l’edizione italiana nonostante ce ne fosse pronta un’altra ben più suggestiva (vedi sotto) sulla quale orientare la scelta.

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Ma tant’è.

«Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare» pe dirla con le parole di un altro discreto autore di horror di qualche tempo fa, un certo Dante Alighieri.

Nonostante questa fastidiosa pecca, comunque, parafrasando e rovesciando come un guanto la frase di commiato che appare in fondo al libro, mi piace concludere così questo aricolo:

«Dulcis in fundo grazie a te, inesauribile scrittore, per averci permesso di viaggiare nella tua feconda e cupa fantasia, ancora una volta.» 

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Titolo: Se scorre il sangue
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Pandora
Anno: 2020
Pagine: 512 p., Rilegato
Prezzo:
EAN: 9788820069131

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