Si parla sostanzialmente di due fazioni a confronto: da una parte un umanità disastrata che si lascia prendere dalla vacuità della parola non collegata a concetti e ideali, al puntio di non accorgersi dell’incombente presenza degli Angeli; dall’altra gli Angeli stessi, che non riescono neppure a servire il caffè, a causa della loro invisibilità. Come oggetto-guida dello spettacolo abbiamo scelto la panchina, dove ognuno si può accomodare in qualsiasi momento. per rilassarsi e vedere passare gli altri davanti a sé».
Goodmorning Brescia (102) – Quell’esclusivo Caffè
Si è tenuta nel primo pomeriggio, presso la sede del C.T.B. di Piazza della Loggia, la rituale conferenza stampa in occasione della rappresentazione di “Café des Anges“.
.
.
«Sono qui soprattutto per ringraziare chi sta lavorando perché il Teatro diventi sempre più strumento di “rigenerazone umana”, dialogando con la cultura e il sociale, prprio come sta dimostrando di saper fare Somebody Teatro, produttore dello spettacolo. che ha saputo fare dialogare la cultura e il teatro» chiarisce subito il vice sindaco Laura Castelletti.
.
Gian Mario Bandera, Direttore del CTB, conferma come il rapporto tra l’Ente e Somebody Teatro rappresenti uno dei tasselli più importanti del complesso di rapporti tra il Centro Teatrale Bresciano e la città: un rapporto bidirezionale che ha permesso l’avvicinamento a una serie di attività culturali che in passato non erano mai state così vicine.
.
《La cooperativa La Rete si muove tradizionalmente e con assoluta coerenza nell’ambito di un’azione di contrasto verso diversi tipi di disagio》 fa notare Domenico Bizzarro, amministratore delegato dell’omonima cooperativa, prima di passare la parola a Beatrice Faedi, che entra subito nel vivo dell’iniziativa e dell’evento.
.
.
..
.
«Abbiamo lavorato con 46 non attori non professionisti di diversa estrazione, alcuni dei quali soggetti “fragili”, che si esibiranno pronti a essere giudicati dal pubblico come “attori veri”. Consistente parte della preparazione è stata svolta nello stabile di via Gussago» racconta la coordinatrice artistica del progetto Somebody – Teatro delle diversità.
«La poesia guida di quest’anno è 《L’angelo》 di Rainer-Maria Rilk (che riportiamo qui di seguito – ndr):
.
Con un cenno della fronte respinge
lungi da sé ogni vincolo, ogni limite
perché per il suo cuore passa alto e immenso il ciclo
degli eventi che ricorrono eterni.
Nei fondi cieli scorge una folla di figure
che lo chiamano: riconosci, vieni -.
Ciò che ti pesa, perché lo sostengano,
non affidarlo alle sue mani lievi.
Verrebbero nella notte a provarti nella lotta,
trascorrendo la casa come furie,
afferrandoti come per crearti
e strapparti alla forma che ti chiude.
.
.
Dopo avere rivelato la inconfondibile presenza nello spettacoli di riferimenti goldoniani, concentrati in una serie di frammenti di spettacolo, misti a leggibilissimi riferimenti a “Il cielo sopra Berlino” (1987 – Der Himmel über Berlin) di Wim Wender, Beatrice Faedi avvisa che mancano solo pochissimi posti a consuntivare un “tutto esaurito” che, al tempoi stesso, emoziona, spaventa e motiva.
.
..
.
.
domenica 27 maggio 2017 al Teatro Sociale
.
.
Bonera.2