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L’opera s’intitola «28 maggio 1974… oggi. Diario di comunità» ed è un volume realizzato in collaborazione con Casa della Memoria edito dal Centro Teatrale Bresciano, che presenta cento testimonianze raccolte in occasione della messa in scena di uno spettacolo messo in scena nel dicembre 2019. La prima pubblicazione che, riprendendo la tradizione da tempo interrotta de I Quaderni del CTB, è stata pensata per intraprendere un percorso di valorizzazione e memoria del patrimonio teatrale cittadino.
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Dell’introduzione all’incontro, come da consolidata abitudine, si fa carico il direttore del CTB Gian Mario Bandera.
«È una conferenza stampa molto particolare, in quanto concerne la presentazione di un lavoro nato due anni or sono allorché Lella Costa portò a Brescia lo spettacolo La parola giusta, in occasione della quale di era chiesto agli spettatori commenti scritti. È anche, e questo non è un aspetto affatto secondario, anzi, molto significativo per il Centro Teatrale Bresciano, la prima pubblicazione della serie “I quaderni del CTB” che riprende dopoun intervallo che si è protratto per oltre venti anni».
«Sono particolarmente felice di un progetto che contribuisce a collegare il Teatro con la parola scritta e con la memoria. Nel primo dei nuovi quaderni (in concomitanza con la messa in scena due anni fa dello spettacolo Le parole giuste si è deciso di cercare e trovare efficaci risposte alla tragedia del terrorismo, sia per le vecchie generazioni che per le nuove.» dichiara, ricordando poi che il 13 e il 14 p.v. Lella Costa sarà di nuovo a Brescia per la rappresentazione (nell’ambito della rassegna D’estate al Chiostro) dello spettacolo d’ispirazione dantesca «Intelletto d’Amore», e tutto questo in coincidenza proprio con la prossima messa in scena del nuovo spettacolo dell’attrice milanese.
«Tra le testimonianze riportare nel libro mi ha particolarmente colpito quella di una bambina che chiede allo zio di raccontarle di piazza Loggia, ma lui non riesce a spiccicare parola, talmente ne è ancora devastato a distanza di anni» confida non senza una certa commozione Manlio Milani, sempre dinamico presidente dell’Associazione dei caduti di Piazza della Loggia) aggiungendo poi che una delle funzioni del Teatro è proprio quella di aiutare a ricordare.
Lella Costa, impegnata altrove per una rappresentazione, non fa comunque la propria presenza, intervenendo alla conferenza stampa tramite un collegamento da remote. Poche ma significative parole in cui l’attrice, esprimendo tutta la felicità che le procura essere coinvolta in un progetto teso alla preservazione della memoria di avvenimenti così importanti come quelli che videro al centro Piazza Loggia, assicura incondizionata disponibilità anche in futuro.
«Ci sono state altre pubblicazioni che hanno cercato di dare voce ai Bresciani coevi della strage, ma in questo quaderno si avverte un respiro intergenerazionale di grande valore, che unisce i ricordi diretti dei più “anziani” (forzatamente “di parte”) e la ricostruzione della memoria collettiva per altri più giovani (che avviene invece “per confronto”, sia in famiglia che, soprattutto, attraverso la scuola» afferma il Presidente della Provincia Samuele Alghisi, sottolineando poi che, con ogni probabilità, fu proprio la reazione immediata, forte e generalizzata dei cittadini a quell’atto bestiale d’inaudita violenza a preservare poi Brescia da ulteriori rigurgiti di terrorismo e derive autoritaristiche,
«Sì, al silenzio dignitoso e fiero dei bresciani seguirono le parole.» conferma il sindaco Emilio Del Bono. «E se la città dopo la strage sviluppo adeguati anticorpi democratici contro la violenza e il terrorismo, vuol dire che furono scelte le parole giuste. In tutto ciò è giusta la posizione centrale del CTB in quanto il Teatro, come luogo fisico e sacrale ideale, conferisce autorità e peso alla parole, pur svalutate dall’invadenza dei social, svolgendo l’importante funzione di un’autentica missione civile e morale».
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Un’ultima annotazione, prima di chiudere.
Il libro. che sarà in vendita presso alcune delle principali librerie della città al prezzo “politico” di 5 €, contiene al suo interno anche la recensione apparsa proprio su questo blog all’indomani della rappresentazione bresciana de «La parola giusta».
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Un motivo per tutti noi, al tempo stesso, di grande soddisfazione e di un pizzico di orgoglio.
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