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Allora, vediamole una per una in successione cronologica, le indagini del commissario Cardona. Si cominciò nell’ormai lontano 2006 con «Essemmesse», classica e claustrofobica indagine da “camera chiusa” ambientata nella biblioteca comunale di Monteselva, scritto a ridosso del magico incontro tra Patrizio Pacioni e colui che l’autore ha più volte dichiarato essere il suo autentico maestro: l’ineguagliabile Ed Mc Bain. Seguì (2008) «Malinconico Leprechaun», storia surreale e intimista seguita a un ispiratore viaggio in Irlanda. Poi venne (2009) «Seconda B», intricato e urticante viaggio nella follia di Eva Antonini, maestra disturbata e assassina che sequestra un’intera classe delle elementari. Nel 2010 va in libreria «Delitti & Diletti», presentato in anteprima con grande successo nell’ambito della mai troppo rimpianta rassegna di settore bresciana “A qualcuno piace Giallo“: un’originalissima raccolta ucronica di racconti scritta a quattro mani con LorellaDe Bon, dove alcuni dei più grandi scrittori del passato (Agatha Christie, Edgar Allan Poe, Xxxx, tanto per fare qualche nome e cognome) non solo da narratori diventano narrati, ma vengono anche indagati dal commissario Cardona in riferimento ad alcune “macchie oscure” effettivamente rintracciate nelle loro vite e riprese con puntiglio e fantasia dalla coppia di autori. Dopo un lungo periododi riposo, il detective di Monteselva torna con «In cauda venenum» (2016), originale coppia di romanzi brevi all’insegna dell’adrenalina («Una trappola per il Leone») e del noir d’introspezione («Cardona e il suonatore di campane»). Segue, un anno dopo (2017), «Cardona e gli ardori del giovane pensionato», vivace e ironico giallo di taglio classico, seguito da un nuovo “riposo” che si protrae per oltre tre anni.
Ovviamente, però, non poteva finire lì.
Leonardo Cardona, detto il Leone di Monteselva, commissario in servizio presso la questura di Piacenza è uno di quelli che ama il proprio lavoro al punto di non risucire a restarne lontano troppo a lungo.
Così si ripresenta vincendo nientemeno che il prestigioso concorso (categoria romanzi inediti) “Garfagnana in Giallo” con «Le notti di Monteselva», sctitto (ed è la seconda volta) in collaborazione con la bellunese Lorella De Bon. Si tratta di una lunga, intricata e avvincente storia (in coso di pubblicazione nell’ambito della Collana Zero per le stampe di Bacchilega Editore) nella quale, oltre ai personaggi partoriti dalla sempre fervida fantasia dell’Autore, la fanno da protagonisti i realissimi dottori dell’associazione Medici Volontari Italiani, gruppo attivo principalmente nell’assistenza delle categorie meno tutelate, al motto (incisivo e assai significativo) di “I diritti dei più deboli sono diritti forti“.
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Con questo corposo lavoro avviato alla stampa, né Pacioni né (tantomeno) Cardona si sono fermati a prendere fiato: è in stato di avanzata realizzazione (con il prezioso contributo dell’editor Monica Tappa, ormai suo malgrado immersa nella tenebrosa saga di Monteselva da capo a piedi) una nuova opera che vede il commissario in traferta a Brescia, città del progresso, del lavoro, dell’impegno sociale e civile ma anche… provvista di oscuri intrighi e segreti complotti sotterranei. Il titolo? Sì, posso darvi anche quello: «Cardona e il fantasma di Marlene».
Non fa venire l’acquolina in bocca?
Di molto di tutto ciò (e scusate se è poco) potrete sentire riferire la voce dello stesso scrittore romano, intervistato per Container Radio dall’attento e brioso Andrea Collalto.
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Insomma, è arrivato proprio il momento di fare spazio nella libreria e prepararsi ad assaporare due tra le più emozionanti avventure che vi sia capitato di leggere in questi ultimi anni.
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