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Si chiama Chiara Lancellotti e già nomen-omen (nomen-women direbbe lo stravagante deputato Emanuel Cleaver che, in nome di un malinteso e maleaccorto “politically correct”, qualche giorno fa ha stravolto in un colpo solo la logica e la grammatica all’interno di quel Congresso poi brutalmente violato dai lanzichenecchi-teppisti di Trump) a chiamarsi così si evocano suggestive atmosfere medievali.
In più, come mestiere non fa la commessa, la ragioniera, l’infermiera, l’impiegata, la dottoressa, ma la liutaia, altro termine capace di riportare il pensiero e la memoria un bel po’ indietro negli anni.
A parlarcene è quell’autentico scopritore di curiosità bresciane che risponde, invece, al nome arcinoto ai nostri followers di Costanzo Gatta, gornalista di lungo corso, dalla insaziabile curiosità, dalla profoda conoscenza di ogni angolo e di ogni tradizione di Brescia, nonché dal prodigioso intuito, sulle pagine dell’inserto cittadino del Corriere della Sera.
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Ovviamente, come suo uso e (raffinato) consumo, Costanzo non si limita a parlare del personaggio, che pure merita la massima attenzione e incondizionata ammirazione e stima, in qualità non solo di artigiana “riparatrice” di strumenti a corda pizzicata o strofinata (come con la consueta e puntigliosa precisione specifica Gatta) ma anche ideatrice e costruttrice di strumenti fatti su misura, partendo dalle misura anatomiche di chi è destinato poi a usarli.
Oltre a ciò, infatti, il giornalista non manca di accompagnare il lettore dell’articolo in un breve ma pittoresco viaggio nelle botteghe di analoga tipologia che, anticamente, si concentravano nel ventre dell’antica città, attorno a Contrada delle Cossere.
Per completare questa “ripresa”, ecco l’anagrafica e i recapiti utili a contattare la liuteria:
Chiara Lancellotti Liutaio
- tel. +39 388 946 9434
- sito: https://www.chiaralancellotti.com/