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La trama:
Masaniello Capra matura fin da ragazzino un amore smisurato per il volo e, conseguentemente, il desiderio di diventare aviatore. Sullo sfondo del magmatico avvento del fascismo, che una dopo l’altra comincia a comprimere, lentamente ma inesorabilmente, il giovane dall’animo ribelle si adopera in ogni modo per coronare i propri sogni, fino a diventare pilota della Regia Aeronautica Italiana. Poi arriva l’incontro con la dolce e graziosa Carolina, come lui ravennate, una vocazione da architetto stroncata sul nascere a causa delle modeste condizioni economiche e dei limiti imposti dal suo essere donna in una società ancora patriarcale e maschilista. Tra i due sboccia immediatamente l’amore, apre un altro importante capitolo di vita nel quale i due giovani si trovano a condividere gioie e dolori, speranze e delusioni. La congenita irrequietezza di Masaniello causa non pochi problemi al progredire della sua carriera di aviatore, nonostante dimostri a più riprese un talento eccezionale per il volo. Le modeste origini di Carolina e la posizione politica di alcuni suoi familiari, invece, finiscono per ostacolare imprevedibilmente e gravemente (con l’espresso diniego opposto dalle gerarchie militari inquinate dalla politica fascista) il progetto dei due giovani di convolare a giuste nozze.
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La lettura:
Di un sognatore si dice comunemente che è “uno che ha la testa tra le nuvole”.
Ebbene, ne «La scia luminosa», in estrema sintesi, proprio di questo si tratta: della storia di una persona come tante, di un uomo qualunque, resa diversa dagli altri da una passione per il volo smodata e, praticamente, congenita.
La storia di un comune sognatore, appunto, raccontata con equilibrata struttura attraverso una scrittura piana, di grande nitore e priva di esibizionismo stilistico, in delicato equilibrio tra cronaca e creatività letteraria, dall’inedito tandem Pierino Petrucci / Rossano Novelli.
Una narrazione appassionante ma mai frenetica in cui, al dipanarsi dell’autentica vicenda umana di Masaniello Capra, promettente aviatore di un’epoca ancora eroica dell’areonautica civile e militare, e della sua fidanzata Carolina, si affianca e spesso si sovrappone, un affresco storico accurato e arricchito da una accurata quanto meticolosa ricerca di archivio.
Da segnalare anche, oltre alle ben scelte foto che inframmezzano il testo scritto, i numerosi inserti di piacevolissime “cartoline” di un’Italia (e in particolare di una Ravenna) che non c’è più e di gustosi particolari d’epoca che, insieme all’ammiccare del sapido dialetto locale, contribuiscono a mitigare il cupo irrompere del fascismo, Un crescendo di brutalità (fisiche e morali, come quelle che caratterizza il tragico epilogo del libro) d’ispirazione autoritaria e squadristica che, incredibilmente, una gran parte della popolazione accetta passivamente, fingendo di ignorare e favorendone il consolidarsi e l’inasprirsi.
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Gli Autori:
Pierino Petrucci vive a Roma, ma le sue radici (e il suo cuore) affondano in un piccolo paese in provincia di Rieti: Vacone Sabino, borgo carico di storia e di suggestioni. E proprio a Vacone, Petrucci ha consacrato una rigorosa opera di ricerca storica e un certosino lavoro d’archivio, ricostruendo con minuzia e brio narrativo “storie dimenticate che meritano di essere raccontate“. Nascono così le pubblicazioni che hanno preceduto questo libro: «Ottavio Bertollo, una storia vera» (2012) «Torri contro Vacone, Vacone contro Torri» (2014) «12 Aprile del ’44» (2015) «Vacone nel 1600» (2017) e «Cronache Sabine» (2019).
Rossano Novelli, compositore e arrangiatore, insegna musica da oltre trent’anni. A questa passione affianca un profondo interesse per la storia del territorio ravennate. Le sue pubblicazioni: «Lo zuccherificio di Classe Fuori» (con Claudio Cornazzani – 2013), «Il campo di aviazione di Cascina Spreti» (2016), «La distruzione della basilica di S. Maria in Porto Fuori in La casa di Nostra Donna» (2016), «Gli americani a Porto Corsini nella Grande Guerra» (con Mauro Antonellini – 2018). A impreziosire un già ricco curriculum, l’onoreficenza Commandant General’s Commendation Award conferitagli dal Raf Regiment nel 2012 per la corposa quanto accurata ricerca storica effettuata sulle vicende del soldato inglese Reginald Barton Stratton caduto a Classe nel novembre del ’44.
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