Vaccinazione dei senza dimora a Milano: un esempio virtuoso per il futuro dell’assistenza territoriale.

Riprende proprio oggi – lunedì  6 settembre – “On The Road”, quarta fase della campagna di vaccinazione anti Covid per i senza dimora (S.D.) a Milano.

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È questa la fase più delicata della campagna in quanto l’obiettivo è quello di raggiungere i soggetti che vivono in alloggi di fortuna e/o per strada e che sono sfuggiti alle fasi precedenti.

Proprio per la difficoltà dell’operazione, si era messa in opera, agli inizi di agosto, una fase sperimentale che, avendo avuto successo, ha permesso l’avvio di quella attuale.

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Foto LaPresse – Matteo Corner 02/02/2019 Milano (Italia) cronaca Servizio clochard – senzatetto in zona Stazione Centrale

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Questa operazione, per la sua complessità, non sarebbe stata possibile senza una stretta collaborazione ed unità di intenti tra varie associazioni di volontariato che operano sul territorio (Medici Volontari Italiani, Ordine di Malta, Progetto Arca, CRI) e di queste con la Pubblica Amministrazione (Comune di Milano, Areu).

Come ci dice il Presidente di Medici Volontari Italiani (MVI), Faustino Boioli: «Con l’operazione On the Road, abbiamo  dimostrato che la rete tra pubblica amministrazione e terzo settore si può fare, non solo nei convegni ma anche nella realtà.  E questo apre per la sanità pubblica prospettive che vanno al di là della pandemia e che vogliamo approfondire, ad esempio sviluppando il progetto “tessera salvavita”, già sperimentata per i senza dimora nel territorio di Milano (per chi  vuole sapere di più https://www.comune.milano.it/aree-tematiche/servizi-sociali/raccolta-dati-personali-per-interventi-di-emergenza)».

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Della stessa opinione l’assessore alle politiche sociali e abitative del Comune di Milano, Gabriele Rabaiotti: «Questa operazione è il segno concreto dell’importanza delle reti e della capacità di collaborazione, a tutela delle persone senza casa». 

Alla sua voce, si associa quella di Roberta Osculati, consigliere comunale e Presidente della Commissione Periferie: «Questo impegno può significare l’inizio di una prassi virtuosa e feconda di ulteriori obiettivi e iniziative. Non ci si dovrebbe limitare al mero, seppur indispensabile, vaccino anti Covid, bensì porsi obiettivi basilari di tutela della salute pubblica. Questo significa semplicemente inserire nella suddetta operazione in strada anche altri interventi medico-sanitari relativi all’identità e copertura sanitaria di chi vive per strada, emancipandolo così dallo status di invisibile».

«Questo esempio virtuoso, che rappresenta una vera e propria rivoluzione della sanità territoriale, può essere applicato non solo all’assistenza dei senza tetto» dice ancora Faustino Boioli, «ma   può essere estesa ad altre categorie sociali fragili. E qui la lista, purtroppo, diventa lunga: anziani soli, badanti ed altri lavoratori irregolari, profughi e rifugiati…»

Un’altra cosa, piccola, ma non secondaria, che rende orgoglioso il dottor Boioli è il fatto che delle dosi di vaccino assegnate a MVI – che operano nell’area della stazione Centrale – nessuna è andata sprecata: “Se uno dei S.D. non si presentava, i nostri volontari andavano a cercare subito altre persone che si trovavano in zona”.

L’operazione “On the Road” proseguirà per 4 settimane con l’obiettivo di vaccinare tutti i 5000 S.D. che si stima siano presenti sul territorio comunale.

E se da questa esperienza nascerà qualcosa di nuovo ed utile per i più deboli si potrà affermare che “non tutti i Covid vengono solo per nuocere!”

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