Parliamo di centocinquanta persone che si sono riunite per ricordarne una sola, indimenticabile, ma che, allo stesso tempo, hanno fatto anche qualcosa di diverso e di più.
È successo tutto a Marone, sulla sponda del Lago d’Iseo, lunedì scorso, 19 giugno, per volontà, fantasia e organizzazione di Giusy Orofino e Serena Nichetti (rispettivamente educatrice della RSA di Marone Sorelle Girelli gestita dalla Cooperativa Sociale Società Dolce e coordinatrice dell’asilo-nido Santa Teresina di Marone – Cooperativa Campus) e con il concorso della locale Proloco.
La manifestazione, denominata A passo di… Formica (gioco di parole che prende le mosse, oltre che dall’andatura istituzionalmente “lento pede” dei più piccini e dei più maturi, dal cognome del rimpianto Presidente della Proloco Antonio, impegnato nella valorizzazione di attività con anziani e bambini perito in seguito a un tragico incidente stradale.
Tutto si è risolto in una festa di grande impatto emotivo, nella più gioiosa espressione di solidarietà generazionale che sia possibile immaginare.
La soluzione dell’insidioso quesito dell Sfinge ( «Qual é quell’animale che al mattino ha quattro zampe, a mezzogiorno ne ha solodue e la sera tre?») alla luce dello splendido sole primaverile, accolto e rilanciato dalle azzurre acque del lago che ha ispirato il grande Christo (con la performance di The Floating Piers che, giusto un anno fa, tanto ha contribuito a valorizzare le bellezze del Lago Sebino) è apparsa non solo evidente, ma anche, in qualche modo, consolatoria.
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Bonera.2