Goodmorning Brescia (279) – Negli appuntamenti musicali bresciani c’è qualcosa di antico… anzi di nuovo!

C’è qualcosa di singolare già nella suggestiva location scelta per la presentazione alla stampa della terza edizione del Festival Internazionale Silvana Tirini Bonometti, promosso da OMR – Automotive: l’incontro tra gli organizzatori e l’informazione bresciana non avviene in una funzionale quanto asettica sala incontri, né nell’aula di qualche entità pubblica, ma all’interno di un luogo di culto sito nel cuore del centro cittadino e, al tempo stesso, sede da diversi anni di una serie di concerti di musica classica.

Si parla dell’antica chiesa di San Gaetano (al numero 6 di via Antonio Callegari), costruita a fine ‘500 su progetto dell’architetto Giulio Tedeschini e dedicata al momento della consacrazione a Santa Maria della Purificazione. Essendo destinata in origine, con l’annesso convento, a ospitare la congregazione di “Padri della Pace” o “Preti riformati”, una comunità di sacerdoti e fedeli decisi a elaborare e applicare nel proprio ambito una riforma morale del clero e della Chiesa, venne però detta anche Santa Maria della Pace Vecchia. Edificata in stile barocco, fu completamente rifatta circa sessant’anni dopo la sua ultimazione e, in tale occasione, completata nell’apparato decorativo interno.

Tra le altre preziose opere d’arte che si trovano al suo interno, oltre ai quadri opera di artisti locali, sono da citare la splendida “estasi” di Sant’Andrea Avellino realizzata da Giambattista Pittoni nel diciottesimo secolo e diverse tele di Grazio Cossali e Alessandro Maganza e affreschi di Pietro Scalvini.

Di rilievo, e connesso come vedremo al tema della conferenza stampa, la presenza di un maestoso  organo Tonoli, ampliato nel 1960 dalla ditta Tamburini.

Al tavolo dei “conferenzieri” è seduto, tra i fratelli Franco (a sin.) Marco Bonometti (a dx.), titolari della OMR, il maestro Giorgio Benati, direttore artistico del festival.

«E così è arrivata la terza edizione di questo festival, partito in sordina ma poi cresciuto molto e in fretta» esordisce il maestro Benati. «La rassegna è composta di cinque concerti che si terranno il primo e l’ultimo nel Santuario di Valverde di Rezzato e quelli di mezzo nelle chiese cittadine di San Gaetano, Carmine e Sant’Agata» aggiunge, esprimendo tutta la propria soddisfazione per l’ospitalità che verrà data, tra gli altri prestigiosi interpreti, a grandi artisti come l’inglese Christopher Stembridge, universalmente noto come uno tra i più rinomati conoscitori dell’antico repertorio musicale, il gradissimo Ton Koopman che per questa sua terza partecipazione alla rassegna donerà al pubblico bresciano, insieme alla mogie Tini Mathot uno speciale concerto con duo di clavicembali.

Senza dimenticare, naturalmente, il maestro Andrea Marcon, assoluta eccellenza musicale nazionale, nonché docente di organo e clavicembalo a quell’autentica fucina di talenti musicali che è l’Accademia di Basilea, che chiuderà la rassegna con il concerto solistico che si terrà nel Santuario di Valverde di Rezzato.

L’ingegner Marco Bonometti, che prende la parola subito dopo il direttore artistico del festival, si sofferma sul ricordo della madre Silvana Tirini Bonometti, che promosse e curò il restauro dell’organo Bonatti, realizzato nel 1713 da Giuseppe Bonatti nel Santuario di Rezzato, uno strumento a trasmissione meccanica con una ricca cassa lignea intagliata e dorata. Quanto alla tastiera è stata ricostruita nel corso degli ultimi restauri, mantenendo le caratteristiche storiche. 

A chiudere l’incontro, un secondo intervento del maestro Giorgio Benati, che rinnova i ringraziamenti ai  fratelli Bonometti  che, proseguendo e rendendo sistematica l’opera meritoria intrapresa dalla propria mamma, hanno dedicato e promettono di continuare a dedicare il proprio impegno e le proprie risorse a permettere che per i bresciani (ma non solo per loro) ci siano sempre nuove occasioni di ascoltare musica di grande qualità oltre che di grande tradizione culturale.

«Sono certo che, da Lassù, sarà molto contenta di voi» è il suggestivo sigillo che (senza dimenticare di tributare un doveroso riconoscimento a monsignor Giambattista Francesconi che ha messo a disposizione i suggestivi e preziosi ambienti che ospiteranno gli eventi del festival) il maestro imprime all’incontro.

Prima di lasciare San Gaetano noto la presenza alla conferenza stampa di Elena Bonometti, già vice presidente del Conservatorio di Brescia e membro del consiglio di amministrazione del Centro Teatrale Bresciano, e attualmente membro di Bach Consort (associazione organizzatrice del festival) per scambiare con lei qualche parola.

«Seguo e appoggio con convinto interesse questa iniziativa, che ha dimostrato di meritare il grande successo riscosso nelle precedenti due edizioni e che, con il fattivo concorso dei fratelli Bonometti (miei omonimi ma non parenti!) non potrà che, ne sono certa, mantenere l’altissima qualità artistica raggiunta e accrescere l’attrattiva nei confronti del pubblico».

Mi ricorda poi, con soddisfazione, che già nel corso del suo mandato assessorile a Rezzato, prima ancora che iniziasse il Festival finanziato da OMR, aveva organizzato proprio nel Santuario di Valverde , grazie all’ospitalità del parroco don Stefano Bertoni proprio nel Santuario Valverde e dei rettori che gli sono succeduti (attualmente don Gino Regonaschi) numerosi concerti di organo.

Per concludere, ecco l’elenco dei singoli eventi che compongono il calendario, completo di date, orari, location, autori ed esecutori:

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