Cahier de bord (4) – Scoprire nella Milano di domani la storia di un antico ristorante romano

È mezzogiorno e mezza di una limpida giornata di fine giugno. I tre grattacieli di City Life incombono stagliati contro un cielo blu «Quel cielo di Lombardia, così bello quand’è bello, così splendido, così in pace» come, secondo Alessandro Manzoni, sa essere soltanto il cielo di Lombardia.

Essendo arrivata a Milano a metà mattinata e avendo consumato da stamattina all’alba un caffè, una molliccia brioche da distributore automatico e una bottiglietta di acqua (ormai calda) minerale naturale, arrivata a quest’ora comincio ad avvertire, senza possibilità di equivoco, i cosiddetti “morsi della fame”.

Transitando dal numero 2 di Largo Domodossola, mi si presenta davanti agli occhi l’ingresso di un ristorante, per essere precisi quella del Ristorante Dal Cordaro. Accantonando per il momento le indicazioni inequivocabili trasmesse dalla mia pancia vuota, già il nome suscita in me, che della curiosità faccio ogni giorno il mio principale strumento di lavoro, un certo interesse. La spinta decisiva che mi impone prepotentemente di varcare la porta del locale, però, è la specificazione “vino e cucina romana dal 1922“..

Vino e cucina romana? Nel posto più milanese che c’è a Milano?

Dal 1922? Proprio dirimpetto a uno degli angoli più avveniristici della metropoli lombarda?

Basta, entro e mi siedo.

Al tavolo arriva presto Piero («Io sono l’oste» ci tiene a precisare nel suo impeccabile romanesco), cortese, brioso e prodigo di indicazioni e consigli, dalle singole portate al vino con il quale accompagnarle.

In certi casi, come potete immaginare, la difficoltà è scegliere tra tante ghiotte lusinghe gastronomiche. «Facciamo arrivare da Roma e zone limitrofe tutti gli ingredienti che utilizziamo in cucina e li trattiamo secondo la tradizione romana, di modo che i nostri clienti “meneghini” possano trovare in ogni vivanda l’identico gusto e la stessa qualità che (da oltre cento anni a questa parte) caratterizza i piatti del menù del locale di Porta Portese», mi dice compiaciuto.

Scelgo l’antipasto del Cordaro (naturalmente!) che comprende, tra l’altro, gustosissime polpettine al sugo che trovano ideale compagnia negli squisiti pezzi di pane e di focaccia portati in tavola nelle caratteristiche buste di carta “da fornaio” che riportano ai bei tempi andati. Poi passo all’amatriciana, paradisiaca, pur rimpiangendo di non aver chiesto anche un assaggio di cacio e pepe che, dai piatti dei miei vicini di tavolo, sembra chiamarmi a sé con la voce suadente delle sirene di Ulisse. Poi mi cimento con involtini al sugo con fagioli e scarola, non mi nego un carciofo alla romana e mi guardo bene dal rinunciare a un pochino di cicoria ripassata in padella con il peperoncino. Al dolce, ormai satolla, sono costretta a dire no, ma i miei occhi rimangono malinconicamente persi nella visione di una fetta di crostata con crema e fragoline di bosco.

Basta, è venuto il momento di pagare il conto (assolutamente adeguato al servizio reso). Alla cassa, guarda un po’ alle volte il caso, incontro Luca, dinamico esponente della proprietà in visita dalla Capitale. Mi complimento con lui sia per l’allestimento del locale che per la qualità della cucina, e approfitto per chiedere qualche informazione in più sui due “Cordari”.

«Un secolo di storia è davvero tanto» mi dice. «Tra allora e oggi i sono di mezzo due guerre mondiali, sconvolgimenti politici e istituzionali e cambiamenti di costumi e progressi tecnologici da fare paura. La buona tavola, però, tradizione di una famiglia (Dori, soprattutto il celeberrimo Nonno Augusto) che ha dedicato la propria vita e la propria passione alla ristorazione, è rimasta la stessa di una volta. Proprio questa è la nostra visione: creare un ponte tra passato e futuro e, dal 2023, anno in cui è stato inaugurato questo locale, anche tra le due Capitali della nostra bella (“e gustosa!”, aggiungo io, volgendo malinconicamente lo sguardo al tavolo che ho appena lasciato) Italia».

Insomma, che dire: che vi troviate a Roma o a Milano, una sosta al Cordaro non sarà mai tempo perso. Potete fidarvi: ve lo consiglia Alice.

 

 

Roma: Piazzale Portuense, 4 (Porta Portese)

 

PRENOTAZIONI
telefono: +39.06.58.36.751
email: prenotazioni@dalcordaro.it

 

ORARI

 

pranzo: tutti i giorni dalle 12.30 alle 14.30
cena: lun- sab dalle 19 alle 23

 

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Milano: Largo Domodossola, 2, 20145

 

PRENOTAZIONI 

 

Tel.: +39.02.34.53.11.49
email: prenotazioni@dalcordaro.it

 

PRENOTAZIONI

 

ORARI
pranzo: tutti i giorni dalle 12.30 alle 14.30
cena: lun – sab dalle 19,30 alle 22,30

 

 

 

 

 

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