Nato su una nave in tempesta. Salvato in extremis, nel corso del più travagliato dei parti, dal proprio cordone ombelicale seriamente intenzionato a strozzarlo.
Macché.
Il tutto, secondo la spregiudicata autonarrazione del Vate, avvenuto un anno prima di quanto accaduto in realtà e sotto la costellazione dell’ «Ariete cozzante», anziché in quello (giusto) più mansueto e volubile dei Pesci.
Dunque Gabriele D’Annunzio fu un inguaribile bugiardo?
Non esattamente. Piuttosto un esagerato creativo dotato di sconfinata fantasia, al punto di ritenersi arbiter et faber non solo del presente e del futuro, ma anche sommo plasmatore del proprio passato.
Che ebbe una discreta attitudine alla musica e alla pittura, per esempio, risponde al vero, scrive Costanzo Gatta, partendo da qui per lo snello saggio sul grande Poeta pescarese visto come virtuoso della matita e del pennello.
Un lungo, suggestivo e affascinante percorso, iniziato quando, studente ginnasiale “fuori sede” al Cicognini di Prato, avido di ogni tipo di sapere ed espressività (diate matematica e filosofia a parte, s’intende!) si avvicinò con fattiva curiosità prima alla musica e alle lingue straniere, per poi approdare, con assoluta naturalezza, anche al disegno e alla pittura.
Il percorso “figurativo”, pur se da via secondaria, in contrapposizione con quella maestra della scrittura narrativa, poetica e drammaturgica, da quel momento in poi accompagnerà D’Annunzio per tutta o quasi tutta l’esistenza, favorendo incontri eccellenti e sinergie, estrinsecandosi in rapidi ma incisivi e rivelatori schizzi che accompagnano gli appunti, in sommari ma stimolanti progetti di mobili, in scenografie, in loghi che accompagnano con straordinaria efficacia, valorizzandoli, i motti secchi e suggestivi propri dell’Artista e dell’Uomo.
E il colore, che il Vate non ha soltanto negli occhi, ma anche nella mente che pensa, nelle parole che narrano, con una straordinaria tavolozza che Costanzo Gatta regala ai lettori del suo libro:
Biondo/Birra
Grigio / Cielo cappa di ferro
Blu / Adriatico
Rosso / Papaveri
Verde / Maiolica persiana
Turchese / Occhi della tal Marchesa
… e così via.
Un virtuosismo grafico che lo scaltro (oltre che geniale) Gabriele, usò anche come seduttivo biglietto da visita.
Sette quadri regalati a Benito Mussolini per guadagnarsi il favore del Potere e decine, forse centinaia, chissà, ad altrettante leggiadre fanciulle e piacenti signore da convincere a donare ciò che, probabilmente, avevano già una gran voglia di donare!
(continua… non è vero, Costanzo Gatta?)
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- Titolo del Libro: Gabriele D’Annunzio pittore
- Autore : Costanzo Gatta
- Editore: Ianieri
- Collana: Saggi e carteggi dannunziani
- Anno: 2016
- Pagine: 208
- Prezzo: 16 €
- ISBN-10: 8888302549
Il Lettore