DOPO LA DISTRUZIONE DEI NOSTRI ARCHIVIUN NUOVO INIZIO E NUOVA VITA PER LA NOSTRA RUBRICA DI REPORTAGE ROMANI
Non ho molto da aggiungere, è tutto scritto nella magnifica locandina che precede e accompagna il debutto di questa straordinaria pièce di Teatro d’Inchiesta che tra soli dieci giorni esordirà a Roma, nel moderno Teatro Golden.
Un appuntamento straordinario, e non solo perché a metterlo in scena sarà la Compagnia Stabile Assai, la più antica compagnia carceraria italiana fondata e diretta con incredibile competenza e passione da Antonio Turco (che, insieme a Patrizia Spagnoli è anche l’adattatore del testo).
Dopo La verità nell’ombra, infatti, proprio attraverso Diciannove + Uno riprende e prosegue quel percorso di teatro d’inchiesta che, in un Paese la cui peraltro gloriosa Storia è disseminata di intrighi e misteri, sta diventando, giorno dopo giorno, uno dei più efficaci mezzi idonei a sollecitare l’interesse del pubblico, fattore fondamentale, attraverso l’enorme forza di suggestione che gli è è propria, per sollecitare una reazione delle autorità e… di chi può a non abbandonare mai, nemmeno per un attimo, la ricerca delle vere cause di certe tragedie e dei veri, sinistri burattinai che le provocano occultando prove e responsabili diretti e indiretti.
Nel 1962 una nave con l’intero suo equipaggio, composto da venti tra ufficiali e marinai, di cui diciannove italiani e un gallese, scomparve nel nulla mentre navigava al largo delle coste tunisine, in quella stessa porzione di mediterraneo che, hai nostri giorni di è trasformata in liquido sepolcro per migliaia di sventurati migranti.
Dopo un grottesco accenno di “ricerche” sulla vicenda scese un velo di reticenze e omertà che portò a passare nel dimenticatoio una terribile tragedia.
Attraverso la finzione scenica, in Diciannove + Uno (nata dall’incontro tra il drammaturgo rimano e la famiglia del fuochista Giuseppe Orofino) si cerca di mettere in risalto, come spunto di riflessione e come stimolo di ripresa di serie indagini, alcune possibili ipotesi su quanto realmente avvenuto e, soprattutto, ci si sofferma sul dolore provato e tuttora persistente di quei congiunti e amici degli scomparsi che, chissà per quale ragione, vennero privato persino del diritto di piangere i familiari perduti.
Un evento diverso dagli altri.
Uno spettacolo che è molto più di uno spettacolo.
Teatro Golden (via Taranto 36 – Roma) dall’ 11 al 13 maggio – ore 21
Vestale