La libreria su quel ramo del lago… di Garda

Davvero un piccolo mondo di libri, al numero 20 di via Roma, nel cuore di Desenzano del Garda.

Una “bottega” in cui, appena messo piede dentro, si avverte, anzi no, si respira, la passione dei proprietari Gianni e Mariella per la letteratura, per la parola scritta in qualsiasi tecnica espressiva trattata.

Un ambiente caldo, rilassato e accogliente, anche in una fredda e umida serata  di autunno inoltrato, come quella di venerdì 18 novembre, in cui, parafrasando l’icona evangelica dei ciechi che vedranno, dei sordi che udiranno e degli storpi che correranno, anche un analfabeta -suggestionato dalla bellissima atmosfera venutasi a creare- non avrebbe potuto fare a meno di prendere in mano uno dei tantissimi libri esposti su tavoli e scaffali e cominciare a leggere.

Ebbene, oggi, nella Libreria Castelli Podavini, ha fatto irruzione il commissario Cardona in persona, alle 18 in punto, impugnando saldamente la pistola di ordinanza, balzando fuori dalle pagine di “In cauda venenum“.

L’intervista condotta da Velise Bonfante è stata, al tempo stesso. professionale, puntigliosa e leggera.

Con assoluta naturalezza la poetessa commediografa (e ora anche narratrice, dopo la pubblicazione del fortunato romanzo di esordio “Fiore di ortica“) di Rivoltella ha dapprima introdotto la serata, poi è passata ad accompagnare l’Autore romano in un’articolata rivisitazione della sua carriera artistica.

Per approdare infine, con l’ausilio delle letture curate dall’attrice Ferdinanda Onofrio, intarsiate con suggestiva efficacia  tra una “chiacchiera” e l’altra, alla conversazione sulla nuova (ma non certo ultima) discesa in campo, nella cupa Monteselva, del commissario Leonardo Cardona.

Doppia discesa in campo, visto che il libro, arricchito dalla bella illustrazione dell’artista camuno Gi Morandini, contiene ben due avventure. Nella prima, “Una trappola per il leone“, adrenalina pura, nel racconto di una lunga notte di violenza che mette in pericolo la vita stessa del nostro commissario. Nella seconda “Cardona e il suonatore di campane“,  un duro apologo su e contro la violenza perpetrata a danno dei minori.

  

  

  

PS
Le foto inserite a corredo di questo articolo sono state scattate da Ph G.O.