I & S – La lotta di Medici Senza Frontiere per evitare che il Covid massacri il Brasile

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La pandemia di Covid-19 in Brasile colpisce più duramente  le persone più vulnerabili come i residenti di baraccopoli e favelas, i senza fissa dimora e le comunità indigene e rivierasche.

La situazione a livello nazionale è catastrofica: test insufficienti, operatori sanitari decimati e aree remote come l’Amazzonia brasiliana dove il sistema sanitario è al collasso.

In Brasile, dove ci sono due milioni di contagiati e 80.000 morti, la capacità di risposta ai bisogni causati dall’emergenza coronavirus è decimata.

Ogni giorno, tra le 15.000 e le 30.000 persone si ammalano e centinaia muoiono a causa della malattia. Gli infermieri stanno perdendo la vita più velocemente che in qualsiasi altro paese del mondo: ogni mese si registrano 100 decessi mentre il numero di casi sospetti e confermati è salito da 230 a inizio aprile a 11.000 a inizio maggio.

Lo stato di Amazonas ha il più alto tasso di mortalità in Brasile per Covid-19. A Manaus, la capitale dello stato, la situazione negli ospedali è devastante.

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Gli elevati tassi di mortalità sono dovuti all’alto numero di persone malate rispetto al numero di letti e personale disponibili nei reparti di terapia intensiva. Per diverse settimane centinaia di persone si sono aggravate in ospedale mentre aspettavano che si liberasse un letto nelle terapie intensive.

La situazione a livello nazionale è catastrofica e i gruppi più vulnerabili, così come le persone che abitano nelle aree più isolate come l’Amazzonia brasiliana, stanno subendo il peso della crisi.

«Non è un caso che il Brasile soffra così tanto. Sappiamo da tempo che il Brasile è un paese con grandi disuguaglianze e il Covid-19 espone ancora di più un sistema sanitario già afflitto da problemi strutturali, che lascia senza cure un gran numero di poveri o senzatetto. Regioni come l’Amazzonia da decenni sono prive di adeguati investimenti sanitari. Abbiamo visto sforzi straordinari dispiegati a livello statale o locale per affrontare la pandemia, ma vediamo anche un enorme disallineamento negli orientamenti, nelle politiche e nell’approccio generale tra governo centrale e regioni. Questo genera confusione e indebolisce la risposta nazionale – con dichiarazioni del governo che a volte trattano le migliaia di morti per Covid-19 come qualsiasi altre o, a volte, con assoluta negligenza»

Ana de Lemos (Direttore generale di MSF Brasile)

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MSF ha lanciato specifiche attività di risposta all’emergenza Covid-19: in Amazonas e Roraima, stati della grande regione dell’Amazzonia, a Rio de Janeiro e a San Paolo. Alcuni già consolidati, altri in fase di avvio.

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