Goodmorning Brescia (65) – A Marone gli estremi non si toccano… si abbracciano!

Nonni sorridenti serenamente a pranzo nella sala comune, mentre nidiate di frugoletti sciamano festosi tra i tavoli. 

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Percorsi del tempo, momenti diversi di vita, stadi di esistenza successivi e alternativi (ma ugualmente significativi e preziosi ) che s’incontrano e, reciprocamente, si regalano attenzione e affettuosa corrispondenza: ecco il risultato della giornata di scambio intergenerazionale  organizzata da Giusy Orofino, educatrice della Casa di Riposo, da sempre attenta a eventi tesi a un intrattenimento stimolante e proattivo, e dalla vulcanica Serena Nichetticoordinatrice dell’asilo-nido Santa Teresina di Marone gestito dalla Cooperativa Campus,  usa a far vivere di stimolanti esperienze  outdoor i piccoli affidati alle sue cure. Un’idea, appoggiata con assoluta convinzione dalla cordinatrice Silvia Piovani, subito raccolta e ripresa con grande entusiasmo e totale disponibilità dalla RSA Sorelle Girelli e dalla Società Dolce Cooperativa Sociale

Diciassette bambini, accompagnati sono stati accolti e raccolti in casa di riposo per trascorrere ore di letizia insieme agli ospiti della struttura.

«Si può dire che per la Società Dolce il collegamento con le organizzazioni locali e la ricerca e la valorizzazione di tutte le sinergie espresse dal territorio c rappresentano, prima ancora che una ormai consolidata prassi operativa, una vera e propria vocazione. La Dolce, che si avvale del lavoro di 3200 dipendenti, al 90% personale femminile, età media intorno ai trentacinque anni, si occupa di servizi ad ampio spettro, andando dalla gestione di piccoli nidi d’infanzia e centri diurni per disabili, a una ventina di strutture per anziani residenziali e altrettante semi residenziali, ai servizi alle scuole  con la fornitura di pasti a domicilio che si avvale della collaborazione dei più seri fornitori di catering. È nostra cura trasferire la positività di esperienze come quella messa in campo oggi a Marone da territorio a territorio. Analoghe iniziative abbiamo sperimentato, con risultati assolutamente positivi, anche nel campo della disabilità» spiega Pio Marchetti, coordinatore responsabile territoriale dell’Area di Brescia per la Società Dolce.

«Il territorio del bresciano-bergamasco è per noi stategico, con la gestione di centinaia di posti letto e una presenza diffusa che ci consente di mettere in essere una significativa programmazione anche a lungo termine» aggiunge, prima di tornare all’evento presso la RSA Sorelle Girelli.

«La gioia  che  oggi ho avuto modo di riconoscere negli occhi sia degli anziani che dei bambini, mi riempie personalmente il cuore di soddisfazione: qualcosa che accresce a dismisura l’entusiasmo e la voglia di fare mia e dell’organizzazione di cui mi onoro di fare parte»

 

 

 

Il 26 febbraio 1988, a Bologna, un gruppo di giovani studenti universitari che condividono gli stessi valori decide di dare vita a un’idea ambiziosa ma lungimirante: impegnarsi per contribuire a creare una società più dolce, dove tutti, anche chi fatica a “tenere il passo”, possano trovare servizi che favoriscano una condizione di vita migliore e, allo stesso tempo, offrire buone opportunità di lavoro a chi desidera operare nel sociale. Nasce così la cooperativa Società Dolce. Un progetto che ha continuato anno dopo anno a crescere, anticipando la tendenza verso le attuali necessità e visioni del welfare, rispondendo alle richieste sempre più pressanti in ambito sociale di risposte flessibili, qualificate e innovative e diventando così una tra le realtà più significative nell’ambito della cooperazione sociale e dei servizi alla persona.

 

 

 

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