E decisamente gustoso, e salutare, doveva essere quel pane che i fornai dell’undicesimo e dodicesimo secolo impastavano con grani e cereali coltivati con metodi assolutamente naturali in un territorio all’epoca del tutto privo di inquinamento, irrigato da corsi d’acqua limpidi.
È precisamente a quei tempi che s’ispira Voglia di Pane, azienda cittadina di tipo familiare operante a trecentosessanta gradi appunto nel processo di panificazione, tra tradizione millenaria e innovazione dietetica e tecnica.
Ma vediamo più da vicino chi è il titolare dell’azienda.
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Viene da Sarezzo e si chiama Armando Guerini. Fin da piccolo, respira l’arte della panificazione nella forneria del padre, imparando i segreti di un mestiere antico e sviluppando un amore profondo per questo lavoro. A soli 14 anni, inizia a lavorare nella forneria di famiglia, ma è spinto dalla sua voglia di innovare e creare qualcosa di unico. Il 1° settembre 2000, realizza il suo sogno aprendo in città appunto la Forneria Voglia di Pane che, recentemente, ha voluto trasferire in Via Allegri 115 per allargare l’attività e migliorare la capacità produttiva. Qui, con l’aiuto della moglie Pinuccia e dei loro tre figli, David, Elisa e Diego, Armando ha costruito una realtà che unisce tradizione e modernità.
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Proprio nella sua bottega, un ampio locale che funge sia da centro di produzione che da punto vendita, con tanto di angolo adibito a caffetteria, facendo fatica a tenere a bada i succhi gastrici prepotentemente stimolati dallo squisito profumo di farina, lieviti, vaniglie e mille altre bontà che si è tenuta la conferenza stampa indetta dall’Associazione Arnaldo da Brescia nell’intento di illustrare al grande pubblico quanto s’intende fare per festeggiare il proprio quarantesimo anno di attività al servizio di Brescia e dei bresciani. Un andito, quello scelto per l’incontro, indiscutibilmente piuttosto originale, ma perfettamente coerente con quanto seguirà nel prosieguo di questo articolo.
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«Dopo oltre venticinque anni, torniamo a presentare prodotti di panetteria ispirati ad Arnaldo come già fatto nel 2000 per valorizzare la memoria del grande eretico che dà il nome alla nostra azienda» sono le parole con le quali Roberta Morelli apre il dibattito. «A differenza di allora, però, invece che su un consorzio di botteghe, abbiamo puntato soltanto su quella di Armando Guerini, un’autentica eccellenza cittadina del settore, affidandogli in esclusiva il marchio di Arnaldo».
Ricordando poi che, in questo lasso di tempo, l’Associazione che rappresenta ha varato una serie di iniziative culturali di alto livello, tra le qual risalta la pubblicazione nel 2006 del libro del mai troppo compianto e rimpianto Costanzo Gatta intitolato Arnaldo. Il monumento della discordia (in vendita on line e anche all’interno della panetteria) aggiunge: «In questo processo di recupero e di valorizzazione del grande pensatore bresciano, in molti hanno provato (invano) a clonare, o quanto meno a imitare, le nostre idee. Ma questo, si sa, fa parte del gioco».
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Sandra Morelli, che interviene subito dopo la sorella, aggiunge al variegato quadro di attività portate avanti dall’Associazione Arnaldo da Brescia, il successo riportato dai Concerti in cripta e dal Concerto di Capodanno curati da Roberta e divenuti ormai un appuntamento atteso da moltissimi musicofili cittadini. «L’associazione compie quarant’anni il prossimo anno e nell’occasione abbiamo deciso di farci un regalo rilanciando l’iniziativa con il Panificio. ». Per poi aggiungere: «Le “Palle di Arnaldo”, denominazione di un prodotto di pasticceria originale e all’apparenza un po’ stravagante, risalgono a quella interiezione tipicamente bresciana riservata a chi le racconta grosse. Non sono, però, solo un parto di fantasia immaginifica, ma, insieme ad altro, il frutto di un’approfondita ricerca storica eseguita dal nostro socio professor Alessandro Brodini, docente all’università di Firenze».
Come è giusto che sia, di concludere l’incontro con la stampa s’incarica… il padrone di casa.
«Ciò che abbiamo fatto noi di Voglia di pane, in sostanza, è stato rimettere in bocca ai bresciani gli alimenti (sani e genuini) che mangiavano mille anni fa, aggiungendo… qualcosa di mio. Così qui si utilizza un impasto di cereali antichi e farine meno raffinate, macinate a pietra, come quinoa, amaranto, farro monococco, segale e pur pur (un grano molto antico, originario della regione africana che oggi corrisponde all’Etiopia – il pane che ne deriva è molto gustoso e ricco ma non per questo pesante). Anche se non tutti, ahimé, hanno percepito inizialmente l’importanza di questa riscoperta non solo gastronomica, con il passare del tempo la mia perseveranza nel portare avanti questa linea al tempo stesso ricca di suggestioni del passato e innovativa, si va affermando sempre più presso i consumatori bresciani. Quanto a me continuo a mettere la mia personalità in ogni singolo prodotto che sforno, come fa un musicista con le proprie melodie, confidando nella superiore qualità delle cose semplici e in una sempre attenta scelta delle materie prime».
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Per finire, qui di seguito una dichiarazione d’intenti che esprime in modo talmente completo e appassionato la filosofia produttiva e commerciale di Voglia di Pane, che non posso che riportare integralmente:
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Siamo qui per voi! Non vediamo l’ora di conoscervi e di aiutarvi con qualsiasi domanda o esigenza. Ecco come potete raggiungerci:
Indirizzo: Via Allegri 115, Brescia – Telefono: 030 302648
Non esitate a chiamarci o a venire a trovarci. Il nostro team è sempre pronto ad assistervi con cortesia e professionalità. La vostra soddisfazione è la nostra priorità, e siamo pronti a rispondere a ogni vostra richiesta nel più breve tempo possibile.
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E, naturalmente… buon appetito a tutti!
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