Prosegue a Rezzato la proposizione di avvenimenti e incontri ad alto valore (culturale) aggiunto.
In questa occasione si tratta di un’iniziativa (battezzata Festival Internazionale d’Organo Silvana Tirini Bonometti) che andrà avanti per ben otto mesi (da ottobre a maggio) con concerti che si terranno di domenica, dopo la funzione religiosa pomeridiana, e che vedranno interpreti e protagonisti da talenti sia italiani che stranieri.
L’Assessorato alla Cultura della città di Rezzato, grazie al contributo della OMR dei fratelli Bonometti, di concerto con un direttore artistico di chiara fama, maestro Giorgio Benati, realizza una rassegna concertistica di prima grandezza, onorando la memoria della signora Silvana Tirini Bonometti che da frequentatrice assidua del Santuario di Valverde si assunse in prima persona l’onere del restauro del prezioso strumento barocco.
Protagonista assoluto della rassegna sarà lo storico organo “Giuseppe Bonatti” del 1713 del “Santuario della Madonna di Valverde” Rezzato: un monumento di bellezza sonora e visiva fra i più importanti oggi esistenti. Un patrimonio di cultura d’inestimabile valore. Giuseppe Bonatti seppe sintetizzare nei suoi strumenti gran parte delle innovazioni musicali e organologiche intervenute nel Settecento, anche di matrice d’oltralpe. Possiamo definirlo uno strumento dalla sensibilità europea dove sia la letteratura italiana ma anche quella d’oltralpe del periodo si palesano magnificamente. Non a caso il quattordicenne Wolfgang Amadeus Mozart in occasione del suo primo viaggio in Italia si esibì sull’organo Giuseppe Bonatti del 1716 della chiesa di San Tomaso Cantuariense a Verona.
Oggi, questo impareggiabile strumento possiamo continuare ad ascoltarlo e goderne i suoi pregi grazie anche al lavoro di restauro avvenuto nel 2001 con l’importante e risolutivo intervento
economico della rezzatese Silvana Tirini Bonometti a cui va il nostro plauso e ricordo imperituro.
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Fra i musicisti sono compresi, accanto a quello che è universalmente considerato il più famoso organista del mondo, l’olandese Ton Koopman, sia artisti famosi che emergenti. Dei concerti, nell’intento di mostrare la duttilità dello strumento, sei saranno solistici, uno si avvarrà dell’accompagnamento di un oboe e uno della voce di un soprano, .
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Prima di concludere l’articolo, però, riportiamo le parole dell’Assessore alla Cultura del Comune di Sarezzo. «Non che le altre (tante!) iniziative culturali varate dalla sua amministrazione comunale non siano rilevanti, ma sembra che, in questa occasione, si sia dovuto sostenere da parte vostra uno sforzo non indifferente...» le chiedo. E questa è la risposta:
«In effetti non è usuale che un Comune sotto i quindicimila abitanti si possa permettere di dare vita a un festival internazionale organistico di ben otto concerti. Questo succede a Rezzato poiché il Santuario di Valverde è dotato di uno strumento prezioso e il Parroco comprende che detto organo debba essere conosciuto, ma soprattutto perché una famiglia di industriali si è mostrata sensibile al progetto che avevo presentato. La famiglia Bonometti (non siamo parenti) ha voluto onorare la memoria della mamma, signora Silvana Tirini Bonometti, che nel 2001 fu la finanziatrice del restauro di questo stesso organo. È un bellissimo festival non solo per gli organisti che propone: affermati, emergenti e star indiscusse ma perché parte da una felice sinergia. Non ringrazierò mai abbastanza per la loro sensibilità i fratelli Marco e Franco Bonometti e Don Stefano Bertoni!»
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