Cardona

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Alla Galleria IL C.ENTRO, via Moretto 28, Brescia è in corso (dal 6 novembre e fino al 28 novembre) la mostra collettiva “CONTAMINAZIONI”. «Il titolo non è stato scelto a caso, ma è la parola chiave che precorre gli sviluppi futuri della nostra arte. Siamo stati contaminati dalle esperienze del passato, ma anche ora, reciprocamente e quotidianamente, ci trasmettiamo emozioni ed esperienze; lo scambio continuo di idee ci completa e ci unisce.» spiega Margherita Cambon.

«L’evoluzione tecnica, tematica e progettuale si costruisce insieme con una sinergia talvolta sorprendente ai nostri stessi occhi. Siamo già maturi, ma ancora curiosi di sapere cosa potremo produrre.»

Il gruppo SestaImpronta Artists si compone, al momento, di sei artisti: Fabio La Porta, Anita Treccani, Sonia Perrone, Margherita Cambon, Maurizio Sabbadini, Federico Ruggeri , non è estraneo all’attività espositiva in mostre personali e collettive sul territorio nazionale, tra cui si ricorda la collettiva al “Bunker” di Brescia nel 2019, prima del lockdown.

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All’interno della mostra si propongono opere eterogenee sia per il genere che per la tecnica, spaziando dal figurativo all’astratto.

Prima di passare a una breve rassegna dei sei artisti, sembra utile parlare del locale che li ospita: un ampio spazio all’inizio di via Moretto, nel cuore della città, gestito dallo scrittore Roberto Bianchi, amante di tutto ciò che è bello e utile.

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Cominciamo da Margherita Cambon, che lavora con acrilico su base di stucco. «E proprio con lo stucco creo rilievi di cui poi leggo e reinterpreto le forme.»

L’opera esposta nella quale più si riconosce s’intitola “Tentazioni“.

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Anita Treccani (in arte Red Fox) nasce come illustratore / incisore acquaforte-acqua tinta, ama ora esprimersi al meglio con grafite diretta su pannelli di legno. Per la maggior parte le sue sono opere monocromatiche di marcata ispirazione neogotica. Come biglietto da visita sceglie “Guernica“.

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Fabio La Porta (ovvero Invisibile Letto) utilizza come logo personale un inquietante “occhio”. Lavora prevalentemente con olio e acquarello su tela e carta. I suoi soggetti sono astratti realizzati attraverso l’utilizzo di pennelli, spatole e mano nuda, in un rapporto materiale con il colore, dal quale si lascia guidare. L’opera esposta che più lo rappresenta , secondo quantio dichiara egli stesso, s’intitola “Narciso il bello dell’indeciso“.

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Sonia Perrone (Sonicelart) dice di sé: «Sono da sempre affascinata dall’infinita capacità espressiva degli esseri umani. Scovo in rete (ma anche nella vita di tutti i giorni) volti interessanti e carichi di emotività, per includerli in composizioni più o meno realistiche. La mia attenzione si appunta soprattutto sullo sguardo, che è esattamente ciò che rende “viva” e pulsante ogni mia opera.»

Partendo dalla ricerca e dall’osservazione, traccia ogni linea dei propri ritratti quasi maniacalmente cercando di appagare, per mezzo dell’arte figurativa, utilizzando volti sconosciuti, l’intimo e recondito bisogno di raccontare se stessa.

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La specialità di Federico Ruggeri (Nailman) sono video di animazione semplici, stilizzati, spesso monocromatici, con preferenza per il rosso. Il personaggio-simbolo è un uomo bendato (probabilmente lo stesso artista, perennemente convalescente dalle ferire ricevute in una sorta di diario intimo di sofferenza personale. Non c’è parlato, nei suoi filmati, ma solo suoni che accompagnano e mettono in maggior risalto e suggestione le immagini. E quelle che seguono ne sono due significativi fotogrammi.

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Per concludere gli acrilici su tela in prevalente in monocromo lavorato a spatola di Maurizio Sabbatini. Musicista, oltre che artista figurativo, visto che oltre a dipingere suona il basso (blues e rock) nel gruppo Lunar. Le opere che ha scelto per questo articolo, come tutte le altre sue produzioni, sono prive di titolo.

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     Bonera.2