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Dimenticatevi della Bilancia (quella dello Zodiaco, non quella necessaria per mantenere la linea): nonostante i due piatti, NON è un segno doppio. Lo sono invece i Gemelli (che concludono la primavera e vanno verso l’estate) la Vergine (passaggio estate-autunno) il Sagittario (passaggio autunno-inverno) e i Pesci (inverno- primavera). E, come avrei tranquillamente scommesso anche prima che me lo confidasse, Patrizia Biosa, in arte e sui social Patrizia Danza, non poteva che essere nata sotto uno di questi. Esattamente il Sagittario. («Ascendente Leone», tiene a precisare lei, con una certa puntigliosità teutonica sulla quale avremo modo di tornare.
Ebbi modo di conoscerla a Brescia tempo fa, in una serata del mai troppo compianto Caffè Letterario, rimanendo colpito dalla grazia e dall’energia espressa da lei e dalle sue allieve in un’esibizione di danza del ventre. A distanza di anni, per me e per voi, la curiosità di conoscerla un po‘ meglio e di sapere ciò che è stato da allora in poi… e quel che sarà. E, per farlo, non c’è mezzo migliore di una franca intervista.
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A proposito di segni zodiacali doppi: c’è una costante di dualità nella tua vita: Patrizia Biosa e Patrizia Danza – la rigorosa logica della ragioneria e l’elegante pratica della danza – il lavoro in azienda e l’attività artistica a trecentosessanta gradi – la razionalità e il misticismo. Una storia di vita complessa, che ti invito a raccontare ame e agli amici di Goodmorning Brescia.
Forse una storia come tante… una forte talento creativo sin da piccola.. l’indirizzo di studi scelto – ragioneria – per crearsi un futuro – e non per amore (purtroppo ai tempi l’unico liceo artistico era a pagamento e anche molto caro) e poi , nell’adolescenza, il passaggio dall’espressione creativa pittorica a quella della danza, un amore a prima vista, che poteva accompagnarmi e “farmi sfogare” quando non ero nei banchi di scuola e quando non ero alla scrivania dei miei primi impieghi in azienda.
Certo, essendo mezza tedesca , anche l’uso della lingua nel lavoro aveva un qualcosa di creativo, e comunque mi piacevano le traduzioni e fare l’interprete; dopo vari cambi lavorativi per “migliorare” la posizione , arrivo al mio ultimo impiego, responsabile reclami dell’ufficio qualità di una multinazionale americana, ad un’età in cui non è facile trovare un’assunzione: nel contempo la mia parte artistica è andata avanti, per quel che ho potuto, con quella passione un po’ al lumicino…… quando non ti restano le energie per quello che veramente ami…
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Finché, forse inevitabilmente, i due percorsi sono entrati in conflitto…
Insomma, per farla breve: per timore che la mia parte artistica potesse disturbare la credibilità del mio ruolo internazionale in azienda, faccio rimuovere tutte le mie foto di danza dal web… non che fossero “indecorose”, tutt’altro… ma era il grande timore che ciò potesse “disturbare” quella lavorativa.. minando la possibilità d ri-ottenere finalmente di nuovo un’assunzione a tempo indeterminato… Risultato:. il contratto a tempo determinato, invece di diventare indeterminato diventa… terminato! Vuoi che stava arrivando lo spettro del covid, vuoi il grande calo di fatturato… insomma, da un momento all’altro mi sono ritrovata improvvisamente in quella grande “classe” degli “anta” che, nonostante abbiano maturato una corposa e preziosa esperienza professionale, si ritrovano “a casa” disoccupati, durante tutto l’anno di pandemia.
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Ed è allora che, per così dire, hai deciso di dare inizio alla tua nuova vita.
Tento più volte di riaffacciarmi al mondo del lavoro , inutilmente ; e allora, la mia “terapia” per superare i periodi dei vari lockdown passati nel mio monolocale in città è stata il ricontattare la mia arte, la pittura, la danza… Ma non mi risolvevano il futuro… non riuscivano a diventare fonti di reddito.. come neanche le discipline olistiche (sono operatore olistico). Ed è proprio durante i lockdown che emerge in me un pensiero, un desiderio profondo… sì era proprio quello….…. di quanto mi mancasse la natura, il viaggio, il camminare, lo scoprire luoghi, paesaggi, il profondo amore per il bosco e il dialogare con la forza benefica della natura.. (già appassionata di Forest Bathing) e da lì una fiammella mi si è accesa… ho due patentini che non ho ancora usato.. non sarebbe il caso di fare il salto? E mettere insieme con creatività le mie competenze in un’unica nuova professione, fatta a misura per me? Mettendomi al servizio? Esattamente per quello che sono? Unica, forse “eclettica”.. perché no? Far coesistere la mia parte artista di danzatrice e pittrice, con la parte che sa bene le lingue, che ama la natura, che ha alle spalle una lunga formazione nelle tecniche olistiche, che ama la bellezza in tutte le sue forme, che ama produrre e organizzare eventi per far star bene le persone….
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Tutto bene per la “teoria”… ma in pratica? In cosa realmente si estrinseca questo tuo progetto?
Come un fuoco interiore cominciano ad affiorarmi una cascata di intuizioni … telefonate, mail, contatti, offerte e proposte di collaborazioni, ricerche vie internet, letture…. Ed ecco che con il mio patentino di “Guida Ambientale Escursionistica” mi propongo “per Esperienze di Benessere in natura” con semplici passeggiate alla portata di tutti, che possono essere arricchite da : sessioni di Forest bathing e meditazione, o momenti artistici che possono includere esperienze di danza olistica o di pittura antistress in natura.. anche per turisti stranieri (sono madrelingua tedesca e so bene l’ inglese)..il progetto verrà anche ampliato con collaborazioni con esperti di altri ambiti. Un’impostazione simile vorrei applicarla anche con l’utilizzo del mio secondo patentino “accompagnatore turistico”.
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Veniamo dunque ai primi appuntamenti fissati per i tuoi potenziali utenti.
Intanto parliamo dei più prossimi:
il 1 maggio un’esperienza di Forest bathing a Ome in Franciacorta per una raccolta fondi per la realizzazione dell’angolo giapponese agli Orti botanici. L’intenzione è quella di portarne (a breve!) altre anche a Brescia, accompagnate da a un risveglio corporeo / meditazione/ una piccola guida naturalistica. Non è necessario avere le grandi foreste del Giappone per godere dei benefici di un “bagno di foresta” (Shonrin-Yoku in giapponese): è un’attitudine, una filosofia, un’apertura dei sensi e del cuore, una profonda esperienza di connessione con la natura, alla portata di tutti, e che tutti possono apprendere, anche da fare da soli, in contatto con se stessi.
Invece per chi preferisce essere guidato nell’esperienza, le occasioni che proporrò nel mese di maggio saranno diverse, in varie zone verdi della città e aree boschive della nostra bellissima provincia. Il calendario sarà presto sul mio sito www.wellness-nature-experience.jimdosite.com esulla mia pagina Facebook Esperienze benessere in Natura – Forest bathing (sulla quale ho postato diversi link a pubblicazioni molto interessanti sull’argomento con parecchie indicazioni su come provare a farlo da soli e sui numerosi effetti positivi antistress misurati scientificamente da studi altamente accreditati).
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Patrizia, cosa ti aspetti da questa radicale svolta che hai deciso di imprimere alla tua esistenza?
Riuscirò nel mio intento? Chissà…. seguendo la mia “fiammella”, il mio amore per la natura e la mia vocazione di cercare di dare “ispirazioni belle” alle persone, passando dal pubblico del palco del teatro a un pubblico molto più ristretto..e in un teatro naturale.. quello della NATURA. Sarà una sfida in questi tempi di profondo cambiamento ed incertezza, ma la certezza che c’è è quella interna; è il riuscire a ri-connettersi e a seguire il proprio fiume in piena l’unica verità, l’unica stella polare che ci porta a navigare con fiducia e solcare i mari della vita adattando le vele ad ogni tipo di vento. Ritornando un momento al mondo dell’ARTE, è mio profondo desiderio che riaprano i teatri e le manifestazioni artistiche di tutte le categorie al più presto: c’è un’intera “FAMIGLIA” di “sollevatori di anime” che è ferma, proprio mentre il mondo (se mi è consentito dirlo ” ha bisogno diloro, di noi), visto che l’arte ha sempre avuto l’effetto di sollevare il cuore delle persone nei momenti più difficili della storia dell’umanità. E poi, chissà, spero anch’io di ritornare sul palco presto, magari in una nuova veste, tra un “bagno di foresta” e l’altro.
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Cos’è che ti auguri, nel profondo dell’anima?
Che la mia storia sia un messaggio di speranza e fiducia a tutti quelli che come me amavano i beatles e i rolling stones! (sorride) No, scherzo! Intendo dire per tutti coloro che in crisi di mezza età, liberi da legami di qualsiasi tipo, hanno ancora qualche titubanza tra l’inseguire i propri sogni o rientrare ancora nel sogno di qualcun altro.
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Ti chiedo di inviare un saluto particolare a coloro che leggeranno questa intervista, con le parole che, in qualche modo,pensi che ti possano rappresentare nel modo migliore.
Per questo scelgo le parole che ho sempre in mente e cghe guidano il mio agire: «Anche seduta alla scrivania e al computer m’impegno a fornire momenti di benessere, libertà e bellezza alle persone, ma sono certa che mi riesca ancora meglio farlo sul palcoscenico di un teatro o nel folto di un bosco.»
Seguitemi (anche sugli altri miei due siti www.patriziabiosaarts.jimdofree.com www.armoniaolistica.jimdofree.com) e ve ne renderete conto con i vostri occhi
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