Eppure le parole sono lì, mi guardano dallo schermo del pc come se fossero incise nella pietra.
Sì, sono loro a guardare me, non viceversa, un po’ come quel famoso o famigerato abisso che se lo contempli troppo a lungo finisce lui per fissare te, attirandoti nel vuoto.
La notizia: irritato per avere ricevuto una multa per parcheggio su posto riservato ai portatori di handicap, espone
nel parcheggio del supermercato di Carugate (nei pressi di Milano) un cartello quantomeno inopportuno e oltraggioso.
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“Una multa di 60 euro a me non cambia niente”, scrive il gentiluomo. Ed è un vero peccato, perché il vero malato è proprio lui.
Malato (lui sì, e allo stato terminale) di grave mancanza di rispetto umano, di carenza assoluta di sensibilità, di egocentrismo grave, ed altre gravi sindromi non solo dannose per l ’individuo che ne è portatore, ma anche altamente contagiose, capaci cioè di propagarsi, ove non estirpate tempestivamente, all’intera società civile, soprattutto alle nuove generazioni, particolarmente esposte a questo tipo di contaminazione.
Per fortuna che, se è vero che c’è un giudice a Berlino, è altrettanto vero che c’è un Questore a Milano.
In questo caso il dottor Marcello Cardona, che è uno che, oltre a conoscere come pochi il proprio mestiere ed avere maturato nel corso degli anni un’esperienza professionale di grandissimo spessore, è abituato a prendere le decisioni (quelle giuste) senza inutili tentennamenti: avuta notizia dell’increscioso episodio, infatti, non ci ha messo niente a incaricare la Squadra Mobile di effettuare gli accertamenti di rito per individuare e assicurare alla legge questo autentico campione dell’umanità.
Tra tante bufale, tra tanti fakes che impestano la Rete, onore per una volta al popolo del web che ha contribuito a propagare, in un’onda di genuina indignazione collettiva, questo tristissimo accadimento.
E anche questa è una notizia.
Valerio Vairo