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Per tutto l’albo, scritto da Mauro Boselli (come dire “basta la parola!”) si respira una tenebrosa magia, ma alla fine ogni avvenimento trova una spiegazione logica e razionale.
La storia è “nera” quanto basta, riecheggiando cupe quanto suggestive atmosferedi stampo gotico-americano.
I personaggi sono dannati, ma non tutti i cattivi sono poi così malvagi e, soprattutto, non tutti i buoni (anzi!) sono necessariamente tali.
Una lunga avventura di quelle “maledette”, che si raccontano alla luce e al calore di un bivacco, facendosi più vicini, perché la notta è buia e piena di misteri e di minacce.
«La vendetta delle ombre» con gli inquietanti freaks del più inquietante degli inquietanti Carnival, con i segreti nascosti e inconfessabili, con la sete di vendetta che anima i discendenti di una tribù ingiustamente massacrata solo per soddisfare l’avidità dei bianchi, è una di quelle vicende narrate in altri tempi, più ingenui e sapidi, che riesce a prendere dalla prima all’ultima pagina e che lascia alla fine nel lettore l’unico rimpianto di non andare avanti ancora.
Una trama non innovativa, certo, ma sviluppata con straordinaria suggestione, grazie anche alle magnifiche illustrazioni (anch’esse piene di ombre e contrasti) di un Massimo Carnevale davvero in grande spolvero.
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Uno di quei fumetti (e Dio solo sa quanto ce ne sia bisogno in questo momento, anche e soprattutto per la Sergio Bonelli Editore) capaci di riconciliare gli appassionati (e no) con l’arte delle nuvole parlanti.
Insomma, voto 10, e non aggiungo altro.
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