Goodmorning Brescia (45) – Paolo Sabbadini e le 1000 miglia del cuore

 
 
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Questo è il terzo articolo che dedico alla MilleMiglia, ma questa volta si tratat di qualcosa che viene direttamente dall’interno della magica gara di auto d’epoca: un’intervista con l’ormai navigato (seppure ancora giovanissimo) Paolo Sabbadini, in grado ancora una volta di salire (insieme all’esperto e affiatato pilota Alberto Riboldi) tra i primi dieci in classifica.
Cominciamo da principio, vale a dire dal cosa e dal chi:
 

Automobile

  • Modello: OM 665 S Superba del 1926
  • Numero di gara: 7

Equipaggio

  • Pilota: Alberto Riboldi
  • Navigatore: Paolo Sabbadini
   

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Per passare poi, con un rapido cambio di marcia (appunto!) all’intevista con Paolo Sabbadini, che si è reso disponibile a questa breve intervista in cui ci racconta quanto accaduto… da dentro.

Non la cronaca sportiva, le fasi della dura competizione, per questo potete leggere di meglio edi più sui maggiori quotidiani, quanto…

Quanto ciò che più interessa in questa sede, ciò che più interessa a ME e, spero, anche a VOI, fedeli followers: emozioni e sensazioni di un partecipante alla 35^ edizione rievocativa della leggendaria Freccia Rossa, al compimento di un 90° anno di età portato davvero bene.

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Sei alla quarta esperienza con la mitica Mille Miglia. Difficile che qualcuno partecipi una sola volta. evidentemente si tratta di qualcosa che… genera “dipendenza”. 

Altroché! La Mille Miglia è davvero una specie di droga, insaporita dall’aroma del gasolio, dal sentore acre delle gomme che lasciano residui caldi sull’asfalto, dallo scroscio degli applausi e dalel grida d’incoraggiamento o semplicemente festoso delle tante persone che fanno da ala ai passaggi.

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L’abito non fa il monaco, ma probabilmente l’automobile… un po’ sì. Quanto ci si riesce a identificare con la suggestione emanata dal mezzo con cui si partecipa a una gara di grandissima tradizione?

In effetti, quasi senza accorgersene, si finisce con il trasformarsi, anche esteriormente, nei grandi piloti del passato di cui si ricordano le gesta: dalla cuffia, ai guantini per la guida, tutto aiuta a una più completa immedesimazione interiore.

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Un eccellente decimo posto, come nella scorsa edizione, ma questa volta con il valore aggiunto di aver dovuto affrontare e superare un fastidioso inconveniente tecnico.

Ci sono stati due momenti difficili. Il primo allorché, durante la gara, con conseguenze dirette, dunque, anche sulla classifica, ha cominciato a perdere il radiatore., che siamo riusciti a tamponare “in corsa” con una gomma speciale. Il secondo (il completo blackout dell’impianto elettrico) a Roma., recuperato dai bravissimi tecnici con un bypass di fortuna. Nessuna penalizzazione diretta, in questo caso, ma stress che si è andato ad aggiungere al forte stress di una competizione nel corso della quale già si dorme poco e male.

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Brescia e la Mille Miglia. Le città che si attraversano e la Mille Miglia: cosa arriva a un pilota prima, durante e dopo la gara? 

Si parte tra persone che sciamano interessate e ammirate tra le auto, con una sensazione di partecipazione collettiva e di orgoglio cittadino assolutamente furi misura. Si viaggia passando tra ali di pubblico che applaude e incita in tutti i dialetti. Un evento che unisce la gente in nome dello sport e delle più belle e gloriose tradizioni, in un periodo difficile come quello che sta attraversando il Paese: cosa si può volere di più?

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Parteciperai alla prossima Mille Miglia? Stessa macchina, stesso compagno? Con quali aspirazioni?

Per dire il vero sarei ripartito subito per iniziare un’altra competizione…. Questo per dire quanto caldamente io mi auguri che ci sia non solo “una” prossima partecipazioni, ma molte altre. Quanto alle aspirazioni, la Mille Miglia, al di là delle suggestioni, della festa e di tutto il resto, non è una semplice Kermesse ma una gara alla quale si partecipa per vincere. E questo vale, moltissimo, anche per me.

Grazie, Paolo e … alle prossime 1000!

 

Bonera.2