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Ieri sera, venerdì 2 ottobre 2020, si è tenuta presso il Cine Teatro Don Bosco di Carugate la serata inaugurale della stagione teatrale e la presentazione delle compagnie partecipanti alla prima edizione del Concorso di Teatro Regionale della Lombardia – Premio SIPARIO! 2020, pensato, bandito e organizzato con grande attenzione, impegno e cura dal Gruppo Teatro Tempo.
Una manifestazione che pur se varata e promossa in pieno Covid, vale a dire in un periodo difficile per tutti, particolarmente per il mondo della cultura e i specie del Teatro, ha ottenuto un successo imprevedibile sia nei numeri che nella qualità delle partecipazioni: hanno aderito, infatti, 65 compagnie con 95 spettacoli.
Insomma, un giusto riconoscimento per «Un progetto ambizioso che ha l’obbiettivo principale di dare visibilità ed opportunità a tutte le compagnie teatrali amatoriali della Regione Lombardia attraverso un concorso che non vuole escludere nessuno.» per dirla con le parole degli stessi organizzatori.
La serata, condotta con spontanea simpatia e professionale gestione dei tempi (e anche degli spazi, considerato il peculiare periodo della nostra vita segnato dal coronavirus) dal brillante Danilo Lamperti, presidente del Gruppo Teatro Tempo, è filata via piacevolmente in una sala piena al limite della capienza consentita dalle misure di sicurezza anti-contagio e gestita con grande e solerte efficacia dai volontari che hanno fornito un sostanzioso contributo alla realizzazione dell’evento.
In concomitanza con il “vernissage” della stagione 2020/2021è andato poi in scena lo spettacolo fuori concorso «Sicani» di Salvatore Stimolo, curato da Andronauti Gruppo Teatro Ricerca di Cinisello Balsamo.
Cominciamo dal titolo. La Sicilia, prima dell’arrivo della colonizzazione ellenica, fu abitata da diverse popolazioni come appunto i Sicani, gli Elimi e i Siculi: gli antichi popoli di Sicilia. I primi al centro delle altre due popolazioni preelleniche che i Greci trovarono quando arrivarono sull’isola nel 756 a.C.
Proprio partendo da questo remoto riferimento etnico-storico, Salvatore Stimolo coglie lo spunto per raccontare la storia dell’ultimo virgulto, piantato in terra di Sicilia dall’esponente di una famiglia costretta dalle necessità della vita a migrare dalla Spagna. Un monologo a più voci (poi vi spiego come e perché) scritto e messo in scena dallo stesso attore, con la (brillante) collaborazione audio/luci di Paola Lessio.
Leitmotiv ideologico di «Sicani» è l’emigrazione, l’espianto e la ripiantumazione delle radici per necessità, quel dramma che il narrante rievoca con intensa partecipazione emotiva, quel trauma che non passa mai, ma resta attaccato alla pelle e all’anima sotto forma di un interrogativo destinato a rimanere per sempre senza risposta: quello su quale sia la migliore alternativa tra l’andare e il restare.
“Monologo a più voci“, si è detto, e qui si conferma, visto che Salvatore si sdoppia, si fa trino, quadruplo, multiplo, interpretando oltre al “sé” anche i personaggi che gli si sono alternati accanto o contro: padre, madre, zio, nonno, professore, occasionale messaggero di sventura compreso… e probabilmente me ne sfugge qualcun altro. Alterna momenti ironici, virtuosismi da mimo, momenti di toccante malinconia e di esasperato razionalismo e gelido scetticismo, lasciando largo spazio al dolore, all’amore, alla speranza e al disinganno, traendo a sé gli spettatori e trattenendoli loro malgrado in quella meravigliosa fortezza-prigione che si chiama fantasia.
Bravo, bravo e bravo, Salvatore Stimolo, attore della scuola di teatro di Grock di Milano, e gli applausi e le richiamate in scena, beh, se li merita tutti, in un esordio della rassegna la rassegna teatrale organizzata dal Gruppo Teatro Tempo con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Carugate, che meglio non sarebbe potuto riuscire.
Un ultima informazione: gli spettacoli della stagione 2020-2012 Concorso Teatrale Regionale della Lombardia, si terranno tutti al Cine Teatro Don Bosco – via Pio XI, 36 – Carugate – Tel. 02.9254499
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