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Premessa: non sono un fan di Roberto Recchioni. Devo dire, anzi, che la sua gestione di Dylan Dog, con gli (in mole occasioni brutali) stravolgimenti di fondamentali aspetti caratteriali di protagonista e comprimari, di scenario e di clima narrativo complessivo che ha comportato, mi ha molto deluso e -in più occasioni- francamente irritato.
Al punto che, dopo avere seguito il personaggio fin dal numero 1, ho deciso, almeno per ilmomento di abbandonarlo, mantenendo il cotatto solo attraverso la lettura dell’a serie “Old Boy”.
Detto questo, devo riconoscere che lo speciale Tex Willer attualmente in edicola, dal titolo «Un uomo tranquillo», rappresenta a mio avviso un’autentica perla del fumetto grazie al quale, caso più unico che raro, in un albo a fumetti si riesce a raccontare una gran bella storia senza far sentire minimamente la mancanza “fisica” di colui al quale la serie è dedicata. La presenza di Tex, infatti, resta sempre sullo sfondo come una grande ombra che ammicca da lontano, un nume tutelare potente e discreto.
Sam Willer, fratello minore di Tex, è l’uomo tranquillo del titolo; una di quellepersone mansuete che è pericoloso per tutti esasperare sinoal pù estremo dei limiti, perché è l’ira dei giusti alla fine, la più radicale e spietata. Un po’ come Shane, personaggio centrale del film cult «Il cavaliere della valle solitaria» – diretto da George Stevens, ma, a differenza di quello, senza neanche avere alle spalle un passato di gelido pistolero da cui riscattarsi.
Un puro che aborre a tal punto la violenza da temere, una volta che è stato costretto a praticarla per salvare la vita propria e della persona che ama, che il sangue versato possa imprimersi indelebilmente sulla sua testa, sulle sue mani e sulla sua coscienza.
Roberto Recchioni narra questa vicenda (disegnata con grande suggestione e senza sbavatura alcuna dal bravo Stefano Andreucci) con assoluta padronanza del modulo western, con squisita sensibilità e buon approfondimento psicologico.
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Insomma una bella e gradita sorpresa che vale ampiamente i 5,90 € del prezzo dell’albo e sincere congratulazioni al soggettista e sceneggiatore.
Che sia un segnale di prossimo ravvedimento, per il bene di noi fumettofili e di Bonelli Editore, anche per le avventure del nostro amato e travagliato Indagatore dell’Incubo Dylan?
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