IL CARTEGGIO
AGENZIA LETTERARIA & SERVIZI EDITORIALI
(Via Vincenzo Monti 25 – Milano – agenzia@ilcarteggio.it)
Il Carteggio, fondato da Paola Tosi e Ivan Bavuso, nasce con l’obiettivo di offrire una serie di servizi editoriali rivolti sia agli autori sia alle case editrici. Si occupa di individuare i punti di forza e di debolezza di un testo narrativo, suggerendo all’autore come valorizzare la propria opera. Si propone come tramite tra gli autori e le case editrici interessate alla pubblicazione.
E, a questi servizi, come se non bastasse, si aggiunge «il blog di un piccola agenzia letteraria. Recensioni, interviste, inediti».
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Questo il biglietto da visita “ufficiale”, più o meno come si presenta nel sito ufficiale dell’iniziativa (http://ilcarteggio.it/). Ora, però, procederemo a modo nostro, sottoponendo gli amici Paola Tosi e Ivan Bavuso a una rapidissima intervista che parte proprio da tre citazioni reperite spulciando qua e là sulla loro pagina ufficiale facebook.
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1)
«Mi sono avveduto che la lettura dei libri non ha veramente prodotto in me affetti o sentimenti che non avessi, né anche verun affetto di questi, che senza esse letture non avesse dovuto nascere da sé: ma pure ha accelerato e fatto sviluppare più presto»
Giacomo Leopardi – “Zibaldone”
Appunto, la lettura come presupposto e ragione di vita stessa della scrittura. Tra le incombenze di un agente letterario si può annoverare anche quella di promuoverla? E se sì, secondo voi, qual è la strada migliore e più efficace per farlo?
Paola: «Promuovere la lettura è il nostro obiettivo, vogliamo sviluppare il vero piacere di leggere, che per noi comincia in libreria, quando si sceglie un libro, quando ci si siede comodamente e ci lasciamo prendere per mano dall’autore che ci racconta una storia. La nostra strategia per coinvolgere più lettori possibili è la qualità del testo: ci occupiamo solo di romanzi che ci coinvolgono per l’efficacia della scrittura e per la forza della narrazione.»
Ivan: «La narrativa per ragazzi è il settore più florido nel panorama editoriale: un buon segnale. Chi ama leggere è perché ha scoperto un mondo di cui non può fare a meno. Non si può obbligare nessuno a leggere, ma si può dare l’esempio e incuriosire i futuri lettori fin da piccoli. Con gli adulti bisognerebbe fare lo stesso, trovare sempre nuovi modi per risvegliarli. Non è impossibile. Paradossalmente leggiamo e scriviamo più dei nostri genitori, basti pensare ai Social»
2)
«Il bello della scrittura è che possono farlo tutti»
E già. E magari per voi potrebbe andare anche comodo, allargando il mercato di riferimento. Ma… è proprio vero che possono scrivere tutti?
Paola: «Tutti possono scrivere, ma la scrittura ha bisogno di umiltà, buona fede, capacità di concentrazione e attitudine al lavoro duro, di conseguenza non tutti sanno scrivere.»
Ivan: «Più o meno tutti siamo obbligati a imparare a scrivere fin dal primo giorno di scuola. Generalmente a un bambino di sei anni si dà in mano un quaderno e una penna, non una chitarra. In questo senso tutti abbiamo competenze di base, ma non tutti possono scrivere. Scrivere bene è difficile e faticoso. Più di quanto comunemente si pensa.»
3)
«…la narrativa è come un ring di lotta libera sul quale può salire chiunque lo desideri… Tuttavia, se salire sul ring non presenta particolari problemi, restarci a lungo è una faticaccia.»
Haruki Murakami – “Il mestiere dello scrittore”
Premesso che prima di porre la domanda bisognerebbe distinguere tra ring e ring, vale a dire tra accessi facilitati alla pubblicazione (come può essere quello riservato a una personalità di spicco, capace di generare “vendite” solo con il richiamo del proprio nome, a prescindere dalla capacità di scrittura) e vere e proprie vie crucis che comportano sacrifici, delusioni e inevitabili… compromessi)
Premesso questo, appunto, qual è a vostro giudizio il metodo da seguire, dopo una prima fortunata uscita in libreria, di mantenere l’interesse del pubblico?
A parte “scrivere un buon libro”, naturalmente.
Paola: «Restare sempre sulla scena, non dimenticarsi dei lettori che aspettano il secondo romanzo. Essere attivi sui Social: scrivere recensioni, non solo sulle nuove uscite ma consigliare anche classici.»
Ivan: «Uno scrittore deve un po’ abbandonare la propria creatura precedente. Lasciarla andare per la sua strada e concentrarsi su quella alla quale non ha ancora dato forma. Deve poi cercare sempre di migliorarsi, trovare nuovi stimoli, non accontentarsi mai. Non deve pensare al successo editoriale. Un libro è solo un libro, mentre scriverlo è un viaggio. Lo scrittore deve pensare a che tipo di viaggio vuole fare.»
4)
«Guardatevi dai banchieri, dagli avvocati, dagli assicuratori, dai venditori di automobili usate e… dagli agenti letterari»
Uomo di strada al bar (questa l’ho aggiunta io) 😉
Fornite a uno scrittore 4 motivazioni per ricorrere ai servigi de «Il Carteggio»
Paola: «Serietà, competenza, franchezza e affabilità.»
Ivan: «Per prima cosa, perché Paola e io abbiamo entrambi una grande fame di libri; in secondo luogo perché se il nostro obiettivo era di diventare ricchi avremmo fatto un altro lavoro; terzo perché chi si rivolge a noi ha capito che ha bisogno di un parere onesto anche se talvolta può fare male. Gli amici e i parenti, non sempre sono sinceri fino in fondo; infine perché ci stiamo impegnando molto senza promettere a nessuno fama e successo.»
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PAOLA TOSI (scrittrice)
Dopo aver scritto la storia di un’azienda come fosse un romanzo, ho deciso di seguire le mie aspirazioni. Così ho lasciato l’insegnamento di italiano e storia e ho seguito un corso di scrittura creativa tenuto da Alessandro Baricco e Dario Voltolini.
Nel 2010 ho pubblicato il romanzo In fuga dal cielo con Marsilio Editori. Ho frequentato MasterBook 2016, master di specializzazione nei mestieri dell’editoria di Iulm a Milano. Tra un editing e l’altro, il secondo romanzo preme da tutte le parti e a un certo punto sarò costretta a finirlo.
paola@ilcarteggio.it
tel. 339 62 20 136
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IVAN BAVUSO (giornalista)
GIORNALISTA
Ho sempre amato la lettura. Una passione che mi ha indotto a scegliere la facoltà di Lettere moderne a dispetto, ahimè, dei consigli di mio padre che mi voleva architetto. Sono giornalista pubblicista dal 2003.
Dal 2014 mi occupo di editing, della gestione dell’ufficio stampa e dei social delle Edizioni Il Ciliegio. Nel 2016 ho frequentato la terza edizione di MasterBook, il master di specializzazione nei mestieri dell’editoria di Iulm a Milano. Scrivo racconti: un paio sono stati premiati in concorsi letterari i cui giudici, evidentemente, avevano alzato un po’ il gomito.
ivan@ilcarteggio.it
tel. 340 28 57 887
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Valerio Vairo