Le Uova di Colombo (40) – Le impagabili scempiaggini dell’uomo più potente della Terra.

Stavolta non si tratta di politica, ma di puro buon senso.

Da uno che rappresenta una nazione di oltre 340.000.000 di abitanti, il minimo che ci si aspetta è che, quando fa una dichiarazione diversa da un colloquio tenuto al bar con un manipolo di amici, dica almeno qualcosa di sensato.

Purtroppo, da un po’ di tempo a questa parte, le cose non vanno più in questo modo. Battute di dubbio gusto, spesso volgari e sessiste, provocazioni, banalissimi luoghi comuni, gaffes di diversa estrazione e tipologia, bestialità varie, per non parlare di uno spesso scorretto utilizzo dei basilari principi della lingua, farciscono i discorsi di molti, moltissimi esponenti politici anche di primo piano.

E, siccome di politici più di primo piano di Donald Trump ne conosco pochissimi, con questa nota ho deciso di occuparmi proprio di lui e della sua ultima sparata secondo le usuali modalità che caratterizzano questa serie di articoli.

La notizia :

La notizia dell’ennesimo sproloquio uscito dalla bocca di Mister President The Donald nel corso di una conferenza stampa tenuta in data 22 u.s. l’ho presa da un sintetico lancio di agenzia:

Far vedere Putin e Zelensky è come unire olio e aceto. Vedremo se Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky lavoreranno insieme. E poi vedremo se dovrò essere lì o meno. Preferirei di no. Preferirei che si incontrassero e vedessero come possono procedere“.

(fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Uovo1.jpg Il momento dell’ovvietà non percepita:   

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Spero che per la rivelazione che sto per fare non comporti la mia rovina. Quando si toccano argomenti così scottanti sarebbe necessario andare, come si dice, con i piedi di piombo, ma…

…ma è anche vero che, pur non essendo mai stato iscritto nell’Albo dei Giornalisti, in me, da sempre, dimora l’attitudine indomita di chi, avendo deciso di fare cronaca e ricerca storica senza pregiudizi e/o preconcetti, è disposto a rischiare purché emerga la verità. O, almeno, una verità.

Del resto, essendo da sempre un estimatore della fulgida storia della libertà di pensiero concepita dai Padri Fondatori e confermata nel corso dei secoli da illustrissimi Presidenti degli States, sono convinto di non rischiare più di tanto di finire a fare le sabbiature a Guantanamo o a tenere compagnia ai simpatici lucertoloni di Alligator Alcatraz.

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Dunque, confesso di essere venuto a conoscenza di un segreto che la potentissima CIA non ha ancora scoperto, oppure del quale non ha voluto far partecipe Donald Trump, magari ancora in vacanza nel buen retiro floridiano (si dirà così) di Mar a Lago. La notizia, eclatante quante altre mai, è questa: checché se ne dica, a volte olio e aceto possono convivere. A volte, addirittura, collaborano alla grande a rendere gustoso un piatto che, senza i suddetti ingredienti, risulterebbe del tutto insipido.

Ho scoperto l’acqua calda? No, ho scoperto, per fare un esempio tra tanti, un bel piatto d’insalata mista.

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Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è PatRosso.jpg   Patrizio Pacioni (*)

(*)  Scrittore, drammaturgo e blogger

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