.
È doveroso premettere che un appuntamento come questo avrebbe meritato una conferenza tradizionale, in una delle meravigliose location a disposizione dell’Amministrazione Comunale. Come (purtroppo!) ben sappiamo tutti, però, la pandemia continua a incarognirsi all’estero e all’interno dei confini nazionali (e in questa scomodaclassifica, ahinoi!, Brescia si mantiene la propria posizione costantemente tra le primissime) e le nuove possibilità tecnologiche vengono in soccorso.
Insomma, videoconferenza stampa con la partecipazione, oltre che dell’Assessore Roberta Morelli, di molti degli “esperti” che si faranno carico di gestire Progetto Target. In particolare Federica Di Cosimo (Ufficio Scolastico Territoriale), Moira Ottelli (Centro Antiviolenza Butterfly), Piera Stretti (Casa delle Donne Centro Antiviolenza CaD-OdV), Simone Agnetti (Relatore Ciclo di incontri “Riconoscere le emozioni e prendersene cura”), Bruno Barbieri (Relatore Ciclo di incontri “Riconoscere le emozioni e prendersene cura”), Aldo Braga (Relatore Ciclo di incontri “Riconoscere le emozioni e prendersene cura”), Patrizio Pacioni (Docente laboratorio online “Promuovere la cultura del rispetto: Stereo news? No smart news!”), Franca Pagni (Relatrice Ciclo di incontri “Riconoscere le emozioni e prendersene cura”), Sergio Staluppi (Docente percorso formativo “Conoscere per prevenire e offrire supporto”), Biagio Vinella (Docente laboratorio online “Rappresentare gli stereotipi: Gost stereotypes…!”) e Alberto Rebaicini (Associazione Amici del Calabrone – service del progetto e supporto tecnico agli incontri online).
.
.
Già, ma cos’è esattamente Progetto Target?
Si tratta di un’iniziativa pensata, fortemente voluta e testardamente (in senso buono) realizzata dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Brescia, nella persona della già nominata Roberta Morelli. L’intento è quello dichiarato di affiancare, nell’ambito dello stesso ideale contenitore, una serie di appuntamenti on line per ragazze/ragazzi e adulti che comprende incontri tematici on line, percorsi formativi e laboratori aventi come tema di base il fenomeno degli stereotipi e la sua incidenza nella società di oggi.
.
.
È venuto però il momento di scendere più in dettaglio.
.
Partiamo dal percorso formativo online per il personale educativo e docente, tecniche/tecnici delle società sportive e operatrici/ operatori del terzo settore «CONOSCERE PER PREVENIRE E OFFRIRE SUPPORTO»
Fornire alle figure che operano in campo educativo e sociale alcuni strumenti per esere in grado di riconoscere e decodificare i sistemi culturali su cui si fonda la violenza di genere, ma anche le altre forme di violenza contro chi si percepisce come diverso/a, e pter dunque operare nel proprio specifico ambito professionale per contrastare stereotipi e pregiudizi (12 ore complessive suddivise in 4 lezioni teoriche, 3 incontri di confronto e 1 incontro con focus paradigmatico dsull’ambito sportivo).
Per passare al ciclo di incontri «RICONOSCERE LE EMOZIONI E PRENDERSENE CURA».
Stereotipi e pregiudizi, atteggiamenti ostili e di chiusura, comportamenti prepotenti, aggressivi o addirittura violenti possono scatenare in ognuno di noi una tempesta di emozioni e rendere molto difficile la vita di relazione.
Un ciclo di incontri aperto a tutte/tutti gli interessati, utile a far comprendere le conseguenze di alcuni atteggiamenti e comportamenti, a riconoscere le reazioni che suscitano negli altri e gestire meglio le emozioni che tendono a sfuggire al nostro controllo. Cinque talk con un focus molto mirato condotti da un gruppo di psicologhe e psicologi che accompagneranno i partecipanti in un percorso di consapevolezza.
Passiamo poi al laboratorio «RAPPRESENTARE GLI STEREOTIPI – Gost stereotypes… (acchiappa stereotipi)»
Laboratorio per ragazze e ragazzi dai 14 ai 20 anni. Un corto teatrale ideato e realizzato dai partecipanti al laboratorio che ha per obiettivo quello di mettere in condizioni le ragazze e i ragazzi di individuare e smascherare gli stereotipi che si nascondono nella pubblicità, nelle canzoni, in famiglia, nella scuola e nella vita sociale. Il lavoro si svilupperà in 8 incontri a mezzo Zoom di circa 2 ore cadauno. Tutti gli iscritti/e saranno inviatati a mettere in scena e a filmare (tramite cellulare) gli stereotipi che avranno scoperto durante il laboratorio. Al termine degli incontri i lavori pervenuti verranno montati in un unico filmato, commentato e descritto sia dalle ragazze/i partecipanti al laboratorio, sia dallo staff del collettivo Zazie. A cura del Collettivo Teatrale Zazie: Biagio Vinella regista, sceneggiatore Giorgia Tonelli co-regista, sceneggiatrice e voce narrante.
C’è poi il percorso formativo online “Promuovere la cultura del rispetto” «STEREO NEWS? NO, SMART NEWS! (Laboratorio per ragazze e ragazzi dai 14 ai 20 anni condotto dallo scrittore, drammaturgo e blogger Patrizio Pacioni).
In un mondo ormai completamente globalizzato in continuo e sempre più veloce cambiamento, il succedersi di avvenimenti di ogni genere, l’accavallarsi di pensieri divergenti e teorie spesso fuorvianti che acquistano importanza grazie all’amplificazione di media e social, ciascuno di noi, ogni giorno, è sottoposto all’impatto di un flusso di notizie e informazioni al limite del tollerabile. In questo complesso quadro della vita quotidiana di miliardi di esseri umani di ogni genere, di nazionalità, cultura, religione e tradizioni diverse e spesso confliggenti, è più che mai necessario, per non dire indispensabile, sapersi orientare in un vero e proprio labirinto di input di annunci e comunicazioni varie, imparando a distinguere il report per quanto possibile imparziale di un avvenimento dalla ingannevole manipolazione dello stesso. Questo breve ma denso ciclo di otto incontri on line, dopo una premessa di carattere generale sulle modalità di trasmissione delle news da parte di stampa, radio-televisione e internet si propone in particolare di favorire l’individuazione dei principali ambiti in cui si annidano gli stereotipi e di effettuarne una prima perimetrazione. Si prenderà in esame inoltre la possibilità di correggere l’insidioso meccanismo della propaganda, commerciale e socio-politica, che proprio attraverso l’uso di categorie artificiali di persone e comunità, tende alla formazione di un utilitaristico e sostanzialmente scorretto “pensiero comune”. A tale scopo, oltre a una necessaria quanto sintetica trattazione teorica, sarà portato avanti un lavoro di laboratorio avente lo scopo di verificare la portata del fenomeno nel concreto, attraverso la lettura mirata di quotidiani, procedendo in individuale e in collettivo, alla individuazione degli stereotipi incontrati e alla “raffinazione” delle notizie estrapolate.
.
Insomma, è in arrivo un corposo programma di contributi di alto valore sociale e civile di cui, ci si augura, nei prossimi due mesi possa liberamente e gratuitamente fruire il maggior numero di persone possibili, sia ragazzi che adulti.
È iprtante ricordare come al Progetto Target partecipino alcuni CFP, tra i quali Scuola Bottega.
Informazioni più dettagliate su:
https://comunebrescia.elixforms.it/rwe2/module_preview.jsp?MODULE_TAG=paropp_adesione_eventi