La forza dello spogliatoio… o del camerino

Sì, stamattina sono arrivato ad Acquapendente al seguito della compagnia teatrale Le Ombre di Platone.

Sì, per questo mi sento un po’ come un embedded, cioè uno di quesi giornalisti di guerra che seguiva le truppe sul campo di battaglia.

Sì, la prima ormai è prossima: lo spessore della distanza tra ciò che si aspetta da tempo, ciò che avverrà e ciò che (dopo che il sipario sarà calato sulla prima rappresentazione della commedia scritta da Patrizio Pacioni e Salvatore Buccafusca, diretta da Giancarlo Fares, per la recitazione di  Antonio Conte, Mimma Lovoi, Salvo Buccafusca, Guenda GoriaFrancesco Sala e Marco Blanchi) sarà soltanto passato, si è ormai ridotto a pochissime ore.

Sì, ho assistito, nell’antico Teatro Boni alla prova generale di   «Sua Eccellenza è servita». 

Sì, ho assistito al meticoloso lavoro svolto su ogni dettaglio della rappresentazione, luci, suoni, movimenti e quant’altro, di presenzioare all’ultimo briefing, protrattosi fino alla tardissima serata, in cui, da autentico trainer, Fares passava in rassegna ogni dettaglio della prova appena sostenuta dai suoi attori, e ho avuto anche il piacere di sedere in qualità di commensale alla cena post-prova.

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No, non posso rivelare nulla che non sia stato anticipato dalle cosiddette fonti ufficiali fino a cose fatte, domani sera.

Tutto ciò premesso, se questo aperitivo di post ha un senso, è quello di sottolineare la constatazione della serena e conentrata conclusione di un lungo e duro lavoro che ha portato una squadra, in questo caso un cast a presentarsi al debutto nazionale assoluto con  la piena consapevolezza di non essersi risparmiata.

E, soprattutto, dimostrando un notevole quanto invidiabile spirito di squadra.

 L’aiuto regista Viviana Simone impegnata in plancia di comando

Poi, certo: la partita vera comincerà oggi pomeriggio alle 17,30. Non sarò io a deciderne l’esito, a decretare se si tratterà di un lungo viaggio o di un’effimera passegiata di pochi passi. No, questa è una responsabilità che ricadrà per intero non sui critici come me, il cui verdetto vale ciò che vale, ossia poco più di zero, ma sull’unico Giudice a ciò facoltizzato: ogni appassionato di Teatro, ogni singolo spettatore che comprerà il biglietto per assistere allo spettacolo.

Questo, però, lo sapremo solo vivendo… e vedendo.

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  GuittoMatto